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SEVES, "INSOSTENIBILE PESANTEZZA DEL PRECARIATO"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sull'offerta del fondo Triton

Vertenza Seves in una situazione di "insostenibile precarietà", dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. 107 lavoratori, infatti, sono in cassa integrazione fino a giugno, mentre il fondo di investimento tedesco Triton, formalizza una offerta vincolante per l’acquisto della fabbrica. La notizia sarebbe emersa nel corso dell’incontro convocato dall’assessore regionale al Lavoro con le rappresentanze sindacali e con l’azienda. I termini dell’offerta sono stati illustrati dal direttore delle risorse umane della Seves Spa, " il quale dichiara che sono tuttora in corso contatti tra la proprietà ed il sistema creditizio per cercare di raggiungere un accordo". Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Seves da anni in lotta per difendere lavoro,occupazione e diritti, in relazione all’annuncio di una offerta vincolante per l’acquisto della Seves, chiede con una domanda d'attualità alla Provincia di Firenze (che fa parte del tavolo regionale) di riferire sulla situazione alla Seves, su quanto emerso all’ultimo incontro, sulla proposta di acquisto, sullo stato degli ammortizzatori sociali e sugli strumenti di sostegno in essere ai lavoratori. "Quando verrà riconvocato il nuovo tavolo istituzionale?", domandano i consiglieri. Di seguito il testo della domanda d'attualità.

"Vertenza Seves in una situazione di insostenibile precarietà ( 107 lavoratori sono in cassa integrazione e grazie alla recente proroga saranno coperti dagli ammortizzatori sociali fino a giugno) il fondo di investimento tedesco Triton, con sede nell’isola Guernsey (nel Canale della Manica) e uffici a Francoforte, Londra e Stoccolma, formalizza una offerta vincolante per l’acquisto della Seves.
La notizia è emersa nel corso dell’incontro convocato dall’assessore regionale al lavoro con le rappresentanze sindacali e con l’azienda che nello stabilimento di Castello produce mattoni in vetro. Al tavolo regionale i termini dell’offerta sono stati illustrati dal direttore delle risorse umane della SEVES Spa.
La Regione Toscana dichiara che “… l’offerta deve però essere funzionale, oltre a garantire gli equilibri complessivi del gruppo, alla continuità produttiva e alla valorizzazione delle caratteristiche dello stabilimento fiorentino, finora capace di stare sul mercato grazie ad una produzione di alta qualità, e che ha proprio nella sua collocazione in Toscana uno dei punti di forza…”, una precisazione che prende forza dalla piattaforma rivendicativa della RSU Seves da anni impegnata a contrastare delocalizzazioni e speculazioni sull’area.
Durante l’incontro, avvenuto presso la sede dell’assessorato regionale al lavoro, è emerso che sono tuttora in corso contatti tra la proprietà ed il sistema creditizio per cercare di raggiungere un accordo.
Nei prossimi giorni dovrebbe essere riconvocato il tavolo regionale – composto oltre che dalla Regione Toscana anche dalla Provincia e Comune di Firenze – per fare il punto della situazione che nello stabilimento rimane drammatica proprio in virtù del fatto che la direzione pochi giorni fa aveva annunciato di voler spostare la produzione fiorentina di mattoni in vetro di altissima qualità nello stabilimento della Repubblica Ceca e a seguito reiterati comportamenti irresponsabili della proprietà che il 10 aprile alla chetichella aveva fatto spostare ben 14 pianali di stampi e tutta l'attrezzatura, senza avvertire le organizzazioni sindacali.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Seves da anni in lotta per difendere lavoro,occupazione e diritti, in relazione all’annuncio di una offerta vincolante per l’acquisto della Seves da parte di un fondo di investimento tedesco Triton chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla situazione alla Seves, su quanto emerso all’ultimo tavolo regionale, sulla proposta di acquisto, sullo stato degli ammortizzatori sociali e sugli strumenti di sostegno in essere ai lavoratori.
Altresì chiediamo di sapere quando verrà convocato il nuovo tavolo regionale , del quale fa parte anche la Provincia di Firenze, con le parti sociali e proprietà e quali strumento di tutela e sostegno sono in essere per i lavoratori della Seves".

06/05/2013 11.07
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze