MAGGIO MUSICALE, "CI VUOLE UN ALTRO REGISTRO"
Il Presidente della Provincia: "Il processo di risanamento e rilancio non può essere scaricato sulle spalle dei lavoratori"
Maggio Musicale. I costi rilevanti del processo di risanamento e rilancio non può essere scaricato sulle spalle dei lavoratori che hanno dato un contributo non indifferente. Il Presidente della Provincia di Firenze e assessore al Lavoro Andrea Barducci giudica importanti le dichiarazioni del neo ministro alla Cultura.
C'è bisogno oggi di un piano che risponda a un ordine di priorità. Mentre auspica discontinuità da parte del Governo rispetto a quanto fatto in precedenza, la Provincia dichiara la sua disponibilità a stare ai tavoli favorendo una spesa intelligente delle risorse con un profilo ben differente da quello di un progressivo taglio a scapito di chi lavora nel Maggio.
Sul tema era stata presentata una domanda d'attualità dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi.
Per Calò "bisogna impedire il declassamento, il massacro sociale, la liquidazione del Maggio: è quanto temono i dipendenti. Il Governo Letta, il ministro alla Cultura e il commissario sono alla prova perché rimettano i soldi sulla cultura e diano risposte sul diritto al lavoro".