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UNA MADRE, DUE RAGAZZE ED IL … “MAC BOOK PRO”
Martedì 14 maggio la ‘prima’ del corto tratto dal racconto vincitore di “Ragazzi di Classe” concorso letterario promosso dalla Provincia di Firenze e rivolto agli studenti delle scuole superiori

Una madre, due figlie e un’attrazione irresistibile per … il Mac. È questo il punto di partenza di “Mac Book Pro”, cortometraggio di 15 minuti tratto dall’omonimo racconto di Lucrezia Bernacchi, studentessa dell’Istituto superiore ‘Piero Calamandrei’ di Sesto Fiorentino, vincitrice del concorso letterario “Ragazzi di classe” realizzato e promosso dalla Provincia di Firenze con gli istituti superiori del territorio. Il corto sarà proiettato in anteprima martedì 14 maggio alle ore 21 alla Biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino

“Il concorso – sottolinea l’Assessore all’Istruzione della Provincia di Firenze, Giovanni Di Fede – è un'occasione che permette ai nostri ragazzi di esprimere al meglio la loro grande vitalità. Questo strumento permette di sfruttare al meglio le loro potenzialità, sostenendo le loro attività e passioni. Un percorso, questo, che la Provincia di Firenze ha cercato di rispettare appieno, essendo l’intero corto ‘autoprodotto’ dai ragazzi, dai professori e dalla Provincia”.

Il corto, nato dalla penna di Lucrezia Bernacchi, ha visto la partecipazione dei professori e dei ragazzi dell’IISS Calamandrei di Sesto Fiorentino, in particolare della 4°A ad indirizzo linguistico, coordinata dalla professoressa Sara Renda.

'''Trama.''' Il film racconta l'attrazione irresistibile esercitata dagli strumenti informatici che condizionano fortemente le relazioni umane. E' questo il nucleo tematico del cortometraggio ”MacBook Pro”, trasposizione dell’omonimo racconto di Lucrezia Bernacchi, studentessa dell'Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino, primo classificato nell'edizione 2012 del concorso letterario "Ragazzi di classe". Alice e Bea, le due giovanissime sorelle protagoniste del film, sono completamente assorbite da una "realtà virtuale che si candida ad assolvere il ruolo di unica dimensione possibile dell'esperienza creativa e comunicativa", così come scritto nelle motivazioni del premio. Le ragazze sembrano inghiottite dallo schermo del computer.

Il regista esprime, attraverso le inquadrature dei particolari, il contrasto tra la fisicità dei corpi e la virtualità che affascina le due adolescenti al punto tale da determinare incomunicabilità con la madre. L'adattamento alla sceneggiatura rispetta puntualmente l'analisi proposta dall'autrice del racconto, pur introducendo, nella parte conclusiva, una digressione in cui la madre, con una felice intuizione, riesce ad andare oltre il cliché.

10/05/2013 16.43
Provincia di Firenze