Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

MAGGIO MUSICALE, "PIU' CHE RIORGANIZZARE E' DISTRUGGERE"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi parlano di "dissipazione di un patrimonio pubblico, autorevole e prestigioso"

Presentato il piano “distruggi Maggio” secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che parlano di "attacco al lavoro, occupazione e diritti, dissipazione di un patrimonio pubblico, autorevole e prestigioso. Spariti nel nulla i responsabili materiali e morali della mala gestione, (Amministratori, Manager, Esperti, Società e Gruppi Finanziari ecc ) dei deficit e della mole impressionante di debiti. Il Commissario Straordinario presenta la sua manovra 'salvaMaggio' proponendo 119 licenziamenti: un vero e proprio massacro sociale". Calò e Verdi hanno rilasciato la seguente nota.

"I numeri della manovra si concretizzano nel piano di 'riorganizzazione' del Maggio Fiorentino annunciato dal Commissario Francesco Bianchi nelle settimane precedenti e che sono diventati chiari nella mattinata di ieri, al termine di un incontro con le parti sociali:
119 gli esuberi su un totale di 352 lavoratori tra cui 75 contratti a tempo indeterminato; altri 44 lavoratori che hanno fatto ricorso al tribunale per essere introdotti nell'organico in pianta stabile e che quasi sicuramente sono in procinto di vincere la causa con la Fondazione verranno licenziati subito dopo. Per questi 44 lavoratori la vittoria e il diritto all’assunzione stabilito dal tribunale di Firenze si trasformerebbe in una beffa: assunti e subito licenziati. Un vero colpo di tetro, se non fosse giocato drammaticamente sulla vita dei 44 lavoratori che da anni aspettano giustizia con il riconoscimento del loro lavoro.
I numeri rendono evidente il fatto che a pagare sono nuovamente e solamente i lavoratori:
16 ballerini fissi licenziati, chiuso l'intero corpo di ballo. Annullate la portineria e la biglietteria che saranno affidate a ditte esterne. Via del tutto anche il laboratorio scenografico, un maestro collaboratore, fuori 15 amministrativi, 23 operai, 20 tecnici. Anche l'orchestra non salirà ai 115 elementi previsti dall' organico ma da 93 passerà a 96 elementi.
Una proposta ingiusta, iniqua, socialmente inaccettabile, tutta e solo giocata unicamente sul costo del lavoro, sui diritti e le alte professionalità, che polverizza e distrugge il Maggio Musicale Fiorentino, per consegnarlo al mercato e alla logica degli appalti..
Spariti nel nulla i responsabili materiali e morali della mala gestione, (Amministratori, Manager, Esperti, Società e Gruppi Finanziari ecc ) dei deficit e della mole impressionante di debiti, che dopo aver dilapidato un patrimonio pubblico, autorevole e prestigioso della città di Firenze, che il mondo intero ci riconosceva e invidiava, ci consegnano un piano ineluttabile.
Pesante è anche la modalità scelta dal Commissario per rendere pubblica e ineludibile la sua “cura”, per ben tre volte diserta gli appuntamenti fissati con le organizzazioni sindacali e al ridosso della data del 22 maggio (data ultima per un impossibile accordo) si permette anche di dettare i tempi: prendere o lasciare se no verrà dato il via ai tagli secondo la legge 223 dei licenziamenti collettivi. Un ricatto cinico arrogante e sprezzante, giocato con la complicità del Sindaco del Comune di Firenze.
Il Gruppo Provinciale di Rifondazione Comunista nel ritenere inaccettabile socialmente e impraticabile materialmente il piano “distruggi Maggio” presentato dal Commissario Straordinario, tutto imperniato sull’attacco al lavoro, occupazione e diritti invita le Istituzioni – a cominciare dalla Provincia di Firenze - a contrastare questa scellerata impostazione. Il “salvataggio” della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino non può avvenire attraverso un massacro sociale, la dissipazione di intere realtà e settori produttivi, il dissolvimento di una vera anima culturale. Nell’esprimere solidarietà ai lavoratori del Maggio Musicale dichiariamo il nostro impegno politico e situazionale a sostegno della vertenza e delle mobilitazioni che sindacati e lavoratori attiveranno per contrastare i licenziamenti di massa.
Chiediamo per questo un rinnovato impegno al Presidente della Provincia di Firenze affinché si dedichi l’apertura del prossimo Consiglio Provinciale alla discussione della situazione al fine di fermare il massacro che si vuole perpetrare ai danni della nostra città e dei lavoratori che sono nella Fondazione".

14/05/2013 12.38
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze