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ARRESTO DELLA FEMEN AMINA IN TUNISIA,LA DIFESA DELLE CONSIGLIERE PDL PROVINCIA FIRENZE

Franchi, Aiazzi e Cavaciocchi: "Mettere a nudo la voglia di riscatto non è uno scandalo"

In una Tunisia messa a fuoco dai salafiti per non aver ottenuto l’autorizzazione dal governo per il congresso dei fondamentalisti islamici, l’attivista tunisina del movimento Femen, Amina Tyler, è stata arrestata dalla polizia prima che mettesse in mostra le sue nudità davanti alla moschea, "in segno di protesta contro uno Stato conservatore e maschilista che considera la donna subalterna e la obbliga a coprire il volto, quasi come gesto di annullamento".
Le consigliere provinciali del Pdl Erica Franchi, Manola Aiazzi e Carla Cavaciocchi ritengono che la rivolta Femen, che utilizza la pratica di manifestare in topless contro il sessismo e le discriminazioni sociali, rappresenta per le donne del mondo islamico "un’occasione di denuncia e di riscatto sociale, un modo provocatorio per far valere i loro diritti: per questo crea molto disturbo, ma la prigione non puo’arrestare i movimenti civili di rivendicazione del ruolo della donna nelle società contemporanee, comprese quelle di religione musulmana”.

20/05/2013 17.42
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze