MAGGIO MUSICALE, BARDUCCI: "TAVOLO CON COMUNE E REGIONE. ASPETTIAMO RISPOSTE"
Il Presidente della Provincia di Firenze: "Il tempo non è una variabile indipendente. C'è voluto il Commissario per avere un quadro chiaro della situazione. Mi domando come mai"
Sul Maggio Musicale il Presidente della Provincia di Firenze, svolgendo una comunicazione in Consiglio provinciale, si è domandato come mai ci sia voluto un commissario straordinario per ottenere un quadro chiaro della situazione e dell'entità della sofferenza economica: "Lo dico - sottolinea - on perché vi sia un intento polemico verso chicchessia, ma perché il tempo non è mai una variabile indipendente. In sintesi: forse si sarebbero affrontate meglio le difficoltà se la situazione fosse stata assunta da tempo per quello che era".
Mentre i lavoratori del Maggio hanno non da ora contribuito a un tentativo di soluzione impegnando una parte consistente del tfr, oggi si mette nuovamente in conto di porre sulle loro spalle il costo pesante del risanamento. Ebbene, per Barducci "questa strada deve essere battuta con grande prudenza, prendendo in esame piuttosto aspetti non riconducibili esclusivamente all'occupazione. Capisco le esigenze di risanamento, ma c'è carenza di una prospettiva decisiva e cioè costruire o quanto meno individuare una prospettiva per il nuovo teatro".
Insomma "ci vuole un piano industriale che collochi con più precisione la funzione del Maggio Musicale nel territorio fiorentino. Tutto questo a fronte di condizioni economiche che limitano la partecipazione delle autonomie locali. Sarebbe già un buon risultato poter mantenere i livelli sui quali ci siamo attestati".
C'è una filiera di passaggi da compiere per dare respiro al Maggio. Che profilo intende avere il Governo sul Maggio Musicale e gli Enti lirici nazionali? E' un punto ineludibile, secondo Barducci. "Il tempo corre maledettamente veloce - puntualizza - e dobbiamo fare alla svelta. Da una parte vi sia l'attivazione del tavolo nazionale ma dall'altra anche il confronto tra Comune, Provincia di Firenze e Regione Toscana. La Provincia lo ha richiesto ma non ha avuto risposta dagli altri due soggetti".
Il tavolo ministeriale "può essere un luogo per condividere una strategia. Per parte mia non intendo guardare al Maggio con un moto d'inerzia. E' la strada che fa portare i libri in Tribunale. Ma da questo modo di agire, sia chiaro, io mi tiro fuori”.