LA CHIUSURA DEL MACELLO DI MONTESPERTOLI
Due domande d’attualità dei consiglieri Nascosti e Londi
In Consiglio provinciale si è discusso della chiusura del macello di Montespertoli con due domande d’attualità poste dal consigliere Nicola Nascosti (An) e Paolo Londi (La Margherita). “Dispiace che, dopo 24 anni, la struttura sia stata chiusa – ha illustrato l’assessore all’agricoltura Luigi Nigi – anche perché dopo lungo tempo il macello era tornato nelle mani del comune. Abbiamo tentato fino all’ultimo misure per scongiurare la chiusura. Purtroppo non c’è stato l’affiancamento da parte di altri enti locali e non c’è stato neppure un impegno da parte di coloro che hanno in mano il mercato del bestiame da macellare e oggi siamo destinati a una situazione di questo tipo. Non vi sono particolari problemi per il riassorbimento dei servizi locali al mercato. Rimarrà un problema specifico in due periodi l’anno dove abbiamo i picchi di macellazione degli ovini a Pasqua e a Natale”. Per Nascosti è importante, a questo punto, sapere che fine farà la struttura “anche per dare nuovi punti di riferimento alla zona dove, coltivatori diretti, per oltre vent’anni si sono serviti di questa struttura. Da un punto di vista politico c’è la sconfitta dei pubblici servizi – ha aggiunto Nascosti – visto che si devono occupare di tutto: dai macelli ai cimiteri mentre una struttura come il macello di Montespertoli sarebbe dovuta rimane in mano ai privati”. Anche Per Londi può esserci stato un problema politico “ma c’è stato anche un problema finanziario. Da informazioni ricevute – ha detto Londi – la rimessa che questo macello aveva ogni anno era diventata insostenibile. Non conosco i motivi per cui gli altri comuni non sono intervenuti, immagino ci sia stato un problema di natura finanziaria”.
27/09/2004 17.02