GLI ENTI LOCALI EUROPEI SI IMPEGNANO A RISTRUTTURARE IL LORO PATRIMONIO EDILIZIO NELLA MISURA DEL 3% L’ANNO PER RINNOVARLO INTERAMENTE ENTRO IL 2050
Attraverso il progetto Serpente si è avviato uno scambio di buone prassi nell’efficienza energetica degli edifici pubblici di dieci paesi europei
La ristrutturazione degli edifici pubblici o gestiti dal pubblico è ancora scarsamente considerata rispetto all’importanza della posta in gioco. I regolamenti e le leggi conferiscono alle strutture già esistenti minor peso di quanto invece non sia dato alle nuove costruzioni. Finché gli strumenti esistenti resteranno difficili da comprendere, in particolar modo i sostegni finanziari europei, le banche nazionali non attiveranno gli investimenti necessari.
Il progetto Serpente – uno scambio di buone prassi nell’efficienza energetica negli edifici pubblici – ha consentito a 10 partner europei di valutare lo stato dei consumi energetici dell’edilizia pubblica.
Al momento la nuova direttiva europea sull’efficienza energetica impegna le amministrazioni statali al tasso di rinnovamento del 3% l’anno, questo imput consentirà di rinnovare l’intero complesso del costruito pubblico entro il 2050.
Attraverso il progetto Serpente, le istituzioni che vi hanno aderito, si impegnano a sostenere l’appello alle associazioni delle autorità locali di tutte le nazioni europee perché, con i loro governi, siano capaci di raggiungere l’obiettivo del 3%. I 10 partner dei dieci paesi dell’Unione Europea sono rappresentati da: Agenzia Fiorentina per l’Energia (IT), Responsabile del Progetto Città di Malmö (SE), Agenzia per l’Energia del distretto metropolitano di Bordeaux e Dipartimento della Gironda (FR), Agenzia per l’Energia di Cipro (CY), Centro Urbano - Agenzia per l’Energia di Bruxelles (BE), Università Slovacca di Tecnologia di Bratislava (SK), Provincia di Barcellona (ES), Agenzia per l’Energia di Vysocina (CZ), Associazione metropolitana dei Comuni dell’Alta Slesia (PL), Provincia di Cork (IE).
Tra le misure che possono essere molto efficaci nel raggiungimento di questi obiettivi c’è la pubblicazione e la diffusione dei dati sulla riduzione dei consumi effettivamente ottenuti grazie agli interventi di ristrutturazione. Così come il programma Intelligent Energy Europe, che permette la realizzazione concreta e rapida di progetti locali per la messa in opera di tecnologie esistenti ed efficienti (innovazione non tecnologica). Tra gli interventi da incrementare c’è il rafforzamento
delle azioni delle Agenzie locali per l’Energia e Clima che sono strutture che facilitano l’accesso ai fondi europei. Anche le Comunità devono poter produrre energia sui loro edifici: devono poter distribuire il calore da reti connesse a partire dai grandi consumatori del settore pubblico (housing sociale, ospedali, scuole). Il “giacimento” di risparmio energetico negli edifici pubblici è notevole. Fino al 30% può essere realizzato a costi bassi. Impegnarsi fortemente attingendo al giacimento di sprechi faciliterà il risparmio energetico nelle ristrutturazioni dell’intero patrimonio edilizio.