DIBATTITO SUL NUOVO DIRETTORE DELL’APT
Tre domande d’attualità, di Nascosti (An), Rifondazione Comunista e Gori (Ds). Le spiegazioni della scelta del Presidente Renzi
La nomina del nuovo Direttore dell’Agenzia per il Turismo di Firenze, Antonio Preiti, è stata al centro di tre domande d’attualità, presentate dal capogruppo dei Democratici di Sinistra Riccardo Gori, dal gruppo di Rifondazione Comunista e da Piergiuseppe Massai e Nicola Nascosti di Alleanza Nazionale, discusse in Consiglio provinciale. “Su questo atto si è scatenata una battaglia sui media – ha rilevato il Presidente della Giunta Matteo Renzi – ma questa nuova nomina non presuppone un giudizio negativo su chi ha lavorato prima e non si tratta di un siluramento per Bonomi. Si è chiusa una fase e se ne apre un’altra. Riteniamo di dover fare tesoro di ciò che è stato fatto e, al nuovo Direttore spetterà un compito molto importante perché mai come in questo momento Firenze ed il suo territorio hanno bisogno di puntare in alto. Sono convinto che il lavoro del dottor Preiti sarà molto, ma molto, gravoso”.
Gori (Ds) ha dichiarato di non essere interessato alla discussione sui nominativi perché il Presidente ha esercitato le sue prerogative richiamando per giunta la necessità di un grande rilancio del settore che, evidentemente, secondo la sua valutazione, aveva bisogno di una fase nuova, nonostante che la precedente gestione non abbia demeritato. “Tutte le volte che il Presidente vorrà lanciare delle sfide per potenziare e innovare l’azione della Provincia, il Gruppo DS sarà pronto a raccoglierle”. Ha puntualizzato Gori. “Una criticità è stata riscontrata invece nella “gestione istituzionale” di questa scelta, perché una cosa è assumere, ad esempio, il segretario generale che spetta sempre al Presidente e riguarda la macchina della Provincia (e tale scelta può essere certo autocratica) altra cosa è nominare il direttore di un Ente che è centro di una rete di rapporti istituzionali (con i Comuni, associazioni, categorie economiche) e che è un genere di scelta da costruire attraverso una ‘diplomazia’ politico-istituzionale che, anche se non prevista dalla legge, è necessaria per confermare ed esaltare il ruolo della Provincia di coordinamento e di impulso. Oggi si tratta di recuperare questo passaggio che è praticamente mancato – ha puntualizzato Gori – e ha generato vari malumori nel territorio così come si tratta di vedere alla prova la nuova direzione da cui tutti si aspettano quel “salto di qualità” che è stato annunciato”.
Per Nascosti (An) il giudizio sul precedente Direttore era positivo: “E parlo dell’operato e non della persona perché che il signor Bonomi abbia la tessera di un partito lo hanno scritto i giornali ma a me non interessa. Il turismo a Firenze è in crescita, e grazie soprattutto alla sua provincia. Il comune di Firenze fa molto poco per il turismo – ha sottolineato Nascosti – ma da fiorentino, e mi pregio di essere anche empolese, se voglio fare crescere il turismo scelgo una persona che conosce il territorio e non vado a prendere un romano, perché questo territorio va conosciuto bene per poter migliorare questi dati, confortanti, sul turismo”.
Insoddisfatto Sandro Targetti: “Sinceramente – ha detto il capogruppo di Rifondazione Comunista – il lavoro svolto da Bonomi per mettere sotto indirizzo e programmazione pubblica l’attività turistica della Provincia, valorizzando tutte le risorse, ci è sembrato fatto in modo buono, tanto è vero che ci siamo astenuti ed a volte abbiamo votato a favore sui piani dell’Apt. Questo cambiamento che il Presidente ha operato ci sembra rispondere a logiche diverse da quelle di dare efficienza e una continuità a questa buona amministrazione”.