SELEX ES, RIFONDAZIONE: "SI DESERTIFICA. LE ISTITUZIONI INTERVENGANO CONTRO I LICENZIAMENTI"
Per l'azienda 68 esuberi a Campi Bisenzio e 54 a Firenze. Calò e Verdi: "Un attacco infondato diretto al lavoro"
La direzione di Selex Es presenta il piano esuberi conseguente la ristrutturazione dei vari stabilimenti e annuncia 1.938 esuberi dei quali 126 a Firenze (68 a Campi Bisenzio e gli altri 54 a Firenze città), in via Barsanti. "Si tratta - secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - di un pesante piano antisociale che trova i suoi capisaldi in un attacco diretto al lavoro e occupazione".
La Fiom Cgil nazionale ha chiesto di ritirare il piano e di rivedere la strumentazione proposta per gestire gli esuberi. Inizia così la mobilitazione e lo stato di agitazione dei metalmeccanici per contrastare licenziamenti, dismissioni e la "desertificazione produttiva".
Oggi, lunedì 10 giugno, si terrà un'assemblea alla presenza delle Istituzioni presso lo stabilimento di Via Barsanti mentre martedì 11 giugno sono previste quattro ore di sciopero indette da Fiom Cgil e Uilm Uil.
Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Selex Es interessati da un pesante piano di ristrutturazione "fatto essenzialmente di licenziamenti, attacco al lavoro e ai diritti" chiede alle Istituzioni di sostenere la vertenza e di richiedere il ritiro dei licenziamenti. Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Apprendiamo che la direzione di Selex Es ha presentato il piano esuberi per smaltire le eccedenze già precedentemente dichiarate.
Il piano di razionalizzazione è dovuto all’integrazione dei vari stabilimenti Selex in Italia che da 48 si ridurranno a 22 con 1.938 esuberi in tutto.
Si tratta di un piano antisociale che trova i suoi capisaldi in un attacco diretto al lavoro e occupazione.
La Fiom Cgil enuncia le cifre e le ricadute che questo ha in Toscana e in modo pesante a Firenze “…70 lavoratori sono già usciti con un accordo di mobilità precedentemente firmato. Oltre a questi sono stati dichiarati 68 ulteriori esuberi per i lavoratori di Campi Bisenzio, 54 per quelli di Via Barsanti, oltre a 4 per il dipartimento di Pisa e 14 per lo stabilimento di Siena. In totale sono previste 126 ulteriori eccedenze, da gestire con Cassa Integrazione a 0 ore. Per il resto dell'organico non interessato dal piano è comunque prevista una Cassa Integrazione Ordinaria di 4 ore a settimana. Lo stabilimento di Via Barsanti è destinato a chiudere tra il 2013 e il 2014….”.
Come vediamo il tributo più grande in termine di perdita dei posti di lavoro verrà pagato da Firenze con 126 licenziamenti , 68 a Campi, alla storica Galileo, poi diventata Selex Galileo e infine Selex e basta; altri 54 a Firenze città, in via Barsanti, all’ex Ote, poi Selex Elsag e poi, come Galileo, solo Selex.
La FIOM CGIL nazionale ha chiesto di ritirare il piano e di rivedere la strumentazione proposta per gestire gli esuberi. In particolare ha contestato l'utilizzo della Cassa Integrazione, proponendo di sostituirla con dei Contratti di Solidarietà, oltre ad una ridefinizione degli esuberi, che si ritengono eccessivi ed inaccettabili.
Inizia così la mobilitazione e lo stato di agitazione dei metalmeccanici per contrastare licenziamenti, dismissioni e desertificazione produttiva. Lunedì 10 giugno si terrà un'assemblea alla presenza delle Istituzioni presso lo stabilimento di Via Barsanti mentre Martedì 11 giugno 4 ore di sciopero indetto da FIOM CGIL e la UILM UIL.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Selex Es interessati da un pesante piano di ristrutturazione fatto essenzialmente di licenziamenti, attacco al lavoro e ai diritti per contrastare il quale è stato indetto un primo sciopero di 4 ore per Martedì 11 giugno , nel dichiarare il proprio sostegno politico e istituzionale alla vertenza, nel richiedere che le Istituzioni tutte – Regione Toscana, provincia di Firenze, Comuni di Campi Bisenzio e Firenze – sostengono senza alcun indugio la richiesta della Fiom Cgil nazionale sul ritiro del piano chiedono al chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire sulla vicenda che sul nostro territorio vede coinvolti ben 126 esuberi.
Altresì chiediamo di sapere a che punto è la richiesta avanzata dalle istituzioni al Governo affinchè intervenga per ottenere precise garanzie occupazionali e informazioni sulle prospettive di Selex Es.
Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze ha incontrato Fiom; Fim; Uil; per sostenere la vertenza in corso e attivare tutte le misure necessarie di sostegno e tutela ai lavoratori e se ha incontrato Confindustria perché prevalga quella necessaria responsabilità sociale indispensabile a rispettare lavoro, occupazione diritti".