GKN, "28 LICENZIAMENTI DA RITIRARE. POSSIBILI PIANI ALTERNATIVI"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sullo stabilimento di Campi Bisenzio
Gkn, la multinazionale inglese della componentistica auto che ha uno stabilimento a Campi Bisenzio, ha annunciato alle rappresentanze sindacali l'intenzione di licenziare 28 lavoratori. "Si tratta di una scelta grave e inaccettabile", commentano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. Rsu e sindacati respingono il piano e propongono di individuare scelte alternative con il pieno utilizzo degli ammortizzatori sociali. Oggi, lunedì 10 giugno, incontro tra le parti nella sede dell'Associazione industriali a Firenze.
Rifondazione comunista, "nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e nel dichiarare la più netta contrarietà alla ristrutturazione annunciata dalla multinazionale e dalle politiche antioccupazionali messe in essere", chiede alla Provincia di Firenze, unitamente al Comune di Campi Bisenzio e a alla Regione Toscana, di "sostenere la vertenza, di contrastare le scelte fatte dalla proprietà, intervenendo verso Confindustria e l’azienda per pretendere un profilo di maggiore responsabilità sociale e soluzioni alternative ai licenziamenti e alla progressiva dismissione di attività. Attivare nel contempo da parte delle Istituzioni azioni di sostegno e tutela ai lavoratori in termini di lavoro, salari e redditi". Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Gkn, la multinazionale che produce giunti e semiassi per la Fiat e altre case automobilistiche, e che ha un proprio stabilimento a Campi Bisenzio ha annunciato alle rappresentanze sindacali, l'intenzione di licenziare 28 addetti non impegnati direttamente nella produzione.
Il piano di ristrutturazione presentato alla Rsu è stato elaborato e ratificato nel più assoluto riserbo, l’azienda ha scelto di informare i sindacati senza esaminare soluzioni alternative.
La multinazionale inglese della componentistica auto avrebbe scelto la strada dei licenziamenti “…per ridurre i costi e tranquillizzare il mercato azionario…”. Il piano avrebbe anche l’obiettivo “…depotenziare lo stabilimento di Campi Bisenzio..”.
Dura reazione della RSU che ha dichiarato inaccettabile il pacchetto dei licenziamenti, la Fim Cisl dichiara “…la più assoluta contrarietà e annuncia di contrastare con ogni mezzo la sorprendente decisione di Gkn di licenziare unilateralmente 28 persone, invità invece la multinazionale a trovare con noi soluzioni alternative….”
La CGIL nell’esprimere il No ai licenziamenti dichiara di “…voler discutere del piano industriale e capire esattamente quelle che sono le prospettive per lo stabilimento….quello che non vogliamo è che lo stabilimento torni alle dipendenze soltanto di Fiat. Nel tempo è riuscito a differenziare le commesse e riterremo profondamente sbagliato tornare indietro sulla strada intrapresa….”. Prioritario, insomma, sarà capire quale è la direzione in cui l'azienda vuole muovere, “…dopo di che il problema degli esuberi si può affrontare se e solo se ci sono ammortizzatori sociali tali da fare in modo che nessuno corra il rischio di rimanere a piedi…”.
I sindacati sono stati convocati dall'azienda per lunedì 10 giugno, nella sede dell'associazione industriali a Firenze.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della GKN stabilimento di Campi Bisenzio interessati da un pesante piano di licenziamenti e da un ridimensionamento delle attività produttive,
nel dichiarare la più netta contrarietà alla ristrutturazione annunciata dalla multinazionale e dalle politiche antioccupazionali messe in essere, chiedono al Presidente della Provincia e l’Assessore competente di essere messi a conoscenza sull’entità dei provvedimenti adottati dall’azienda e sulle ricadute che questi avranno sullo stabilimento di Campi Bisenzio, già duramente messo alla prova da politiche industriali anti operaie e sull’esito degli incontri previsti in Confindustria.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale sia stata interessata per quanto di sua competenza dalle OO. SS. ad intervenire nei confronti del gruppo Fiat.
Infine chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze unitamente al Comune di Campi Bisenzio e a alla Regione Toscana hanno intenzione di intervenire verso Confindustria e la proprietà per pretendere un profilo di maggiore responsabilità sociale e soluzioni alternative ai licenziamenti e alla progressiva dismissione di attività, attivando nel contempo azioni di sostegno e tutela ai lavoratori in termini di lavoro, salari e redditi".