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RICHARD GINORI E SOSTANZE RADIOATTIVE, "BENE BONIFICA MA QUALI DANNI HANNO CAUSATO?"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista chiedono alla Giunta di riferire sulla vicenda

Rinvenuti materiali radioattivi in un locale sotterraneo della Richard Ginori. Chiusa la fabbrica per il giorno 7 giugno, sul posto sono intervenuti gli organi competenti al fine di verificare la natura dei materiali e le condizioni in cui questi si trovavano. Accertata la sicurezza ne è stata predisposta la bonifica e rimozione secondo le procedure di legge.
"Dalle informazioni disponibili si tratta di sostanze radioattive – pericolose? Nocive alla salute dell’uomo e dell’ambiente?", chiedono alla Provincia di Firenze, con una domanda d'attualità, i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. Quelle sostanze "sono state chiuse in contenitori e trasferite nello stabilimento negli anni '50 all’insaputa dei lavoratori".
A fronte di questo "sconcertante ritrovamento, numerosi sono gli interrogativi che tale vicenda suscita, quesiti tutti da appurare e verificare insieme alle eventuali responsabilità di chi ha violato leggi, normative e diritti".
Sulla base dei verbali emessi dagli organi, la proprietà conferma la riapertura dello stabilimento lunedì 10 giugno in condizioni di sicurezza per i dipendenti e per la popolazione circostante.
Rifondazione Comunista chiede all’Amministrazione Provinciale di riferire su "detto ritrovamento, sulle ricerche effettuate, sul contenuto dei verbali emessi, sulle procedure di bonifica e sui tempi inerenti la caratterizzazione e rimozione di detti materiali e su eventuali responsabilità. Infine chiediamo di sapere se dette sostanze radioattive sono nocive alla salute dell’uomo e all’ambiente e quali danni possono aver causato".
Di seguito il testo della domanda d'attualità presentata.


"La G.R.G. S.r.l., la societa' newco che da pochi giorni ha rilevato la Richard Ginori, ha comunicato alle autorita'competenti la presenzadi materiali radioattivi in un locale sotterraneo dello stabilimento a Sesto fiorentino.
Sul posto sono intervenuti il 7 giugno 2013 Operatori di Arpat, con il Comando dei Carabienieri per la Tutela dell'ambiente e i Vigili del Fuoco e dispsto la chiusra dello stabilimento hanno verificato la natura dei materiali e le condizioni in cui questi si trovavano.
Sono stati ARPAT e i Vigili del Fuoco ha effettuare i rilievi radiometrici nel locale e in sua prossimita', accertandone la messa in sicurezza, in attesa della rimozione secondo le procedure di legge.
L'accesso ai locali in cui sono stoccati i materiali e' interdetto, salvo per le operazioni necessarie da effettuare da parte degli organi competenti e delle ditte autorizzate.
La caratterizzazione dei materiali e l'individuazione delle appropriate modalita' di rimozione richiedono approfondimenti, ma dalle informazioni disponibili si tratta di sostanze radioattive utilizzate probabilmente diversi decenni fa in qualche tipologia di lavorazione, che sono state chiuse in contenitori e trasferite nello stabilimento negli anni 50.
Secondo le autorità competenti le attivita' produttive potranno riprendere regolarmente lunedi' 10 giugno , in condizioni di sicurezza per i lavoratori e la popolazione circostante.
A fronte di questo sconcertante ritrovamento, numerosi sono gli interrogativi che tale vicenda suscita primo fra tutti è che dagli anni 50 fino ad oggi, materiale radiattivo e quindi tossico si trovava in un locale della fabbrica dove vi hanno lavorato migliaia di persone. Questo materiale perché è stato rinvenuto solo oggi? Da chi è stato collocato? Esistono tracce formali- registri, quaderni, ordini, ricevute - di detto deposito? Nel dettaglio di che materiale si parla? Qual è la sua pericolosità e /o nocività? Che effetti può determinare sugli uomini e sull’ambiente? Negli anni le viste mediche previste dalla legge cosa hanno rilevato ai lavoratori?
In secondo ordine quanto dureranno gli approfondimenti per caratterizzare tale materiale? Quando veranno resi pubblici i report delle verifiche effettuate? Quali sono le responsabilità e le violazioni di norme e leggi, e tra queste è stato leso il diritto alla salute disciplinato dall’articolo 32 della Costituzione?

Come sappiamo il diritto alla salute è riconducibile alla categoria dei diritti inviolabili riconosciuti dall’articolo 2 della Costituzione e ha una molteplicità di valenze prima di tutto costituisce un diritto fondamentale dell’individuo e ha per contenuto la tutela dell’integrità fisica e psichica della persona umana e può essere fatto valere dai cittadini sia nei confronti dello Stato e degli enti pubblici sia nei confronti dei privati o dei datori di lavoro.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
a fronte di quanto è avvenuto alla Richard Ginori nello stabilimento di Sesto Fiorentino, in merito al ritrovamento di materiali radioattivi, per i quali è stato predisposta la chiusura lampo per un giorno della fabbrica ( venerdì 7 giugno) e il conseguente accertamento da parte degli organi competenti, in relazione agli esami effettuati e ai verbali emessi dagli organi con i quali la proprietà conferma la riapertura dello stabilimento lunedì 10 giugno in condizioni di sicurezza per i dipendenti e per la popolazione circostante
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su detto ritrovamento, sulle ricerche effettuate, sul contenuto dei verbali emessi.
Altresì chiediamo di essere infomati sulle procedure di bonifica e sui tempi inerenti la caratterizzazione e rimozione di detti materiali e su eventuali responsabilità.
Infine chiediamo di sapere se dette sostanze radioattive sono nocive alla salute dell’uomo e all’ambiente e quali danni possono aver causato".

10/06/2013 10.22
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze