PROVINCIA FIRENZE E REVISORI CONTI. NOMINE APPROVATE, "MA COSI' NON VA: TUTTI UOMINI"
Consenso a ordine del giorno per rispettare "un'adeguata rappresentanza di genere" e cambiare la disciplina di elezione
Il Consiglio provinciale di Firenze ha ratificato la nomina del Collegio dei revisori dei conti nelle persone di Massimo Fanucci, Libero Mannucci e Massimiliano Brogi. Mannucci svolgerà le funzioni di presidente del Collegio. Come da legge, i nominativi erano stati sorteggiati in una seduta pubblica che si è tenuta presso la Prefettura di Firenze il 15 maggio scorso su richiesta della Provincia di Firenze. Insieme ai tre professionisti, sorteggiati sei riserve.
Le nomine hanno ottenuto 18 voti favorevoli (maggioranza del Pd, Udc, Diritti e Libertà, Gruppo Misto), otto astensioni (da parte delle consigliere del Pd Caterina Conti, Alessandra Fiorentini, Loretta Lazzeri e Silvia Melani, dei consiglieri di Rifondazione comunista, della Lega Nord, del consigliere del Pdl Piergiuseppe Massai), contraria la larga maggioranza dei consiglieri del Pdl.
Le procedure di nomina hanno suscitato la proposta di un ordine del giorno del Consiglio presentato dalle consigliere Pd Silvia Melani, Loretta Lazzeri, Alessandra Fiorentini e Caterina Conti con il quale si esprime "sconcerto sulla disciplina di elezione": tutti i nominativi estratti risultano maschili "nonostante vi fossero anche donne iscritte negli albi professionali assoggettati all'estrazione".
Per le proponenti l'odg, approvato da Pd, Rifondazione, Pdl, Udc, Lega Nord, Diritti e Libertà (contrario Guido Sensi, di 'Fratelli d'Italia' nel Gruppo Misto, che ha difeso tout court il meccanismo del sorteggio), è incomprensibile che "la normativa relativa alla nomina del Collegio dei revisori dei conti degli enti locali, come recentemente riformata, non prevede l'obbligatorietà di un'adeguata rappresentanza di genere, che invece veniva garantita fintanto che l'elezione era di esclusiva competenza del Consiglio".
Con l'ordine del giorno si invitano Governo e Parlamento ad adeguare la normativa. Favorevole all'ordine del giorno, Erica Franchi (Pdl) polemizza con la Giunta: "L'amministrazione poteva farsi carico del problema prima di richiedere alla Prefettura l'attivazione della procedura".