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SOLLICCIANINO E CARITAS, AL VIA “LAV(OR)IAMO INSIEME”
Progetto per la gestione della lavanderia dell'istituto penitenziario Mario Gozzini. Percorso professionale per 3 detenuti che gestiranno la lavanderia del carcere. Questa mattina all’inaugurazione dei locali presente anche il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone

Lav(or)amo Insieme

Dalla collaborazione tra Caritas di Firenze e istituto penitenziario “Gozzini” di Firenze nasce il progetto “Lavoriamo insieme”: un servizio di lavanderia interno al carcere, gestito dalla Cooperativa sociale di tipo B “San Martino”, promossa dalla Caritas, darà un lavoro part-time a 3 detenuti. Il progetto parte affidando alla lavanderia del “Gozzini” il lavaggio della biancheria dei propri centri d’accoglienza (350 posti letto) e del servizio docce (80 utenti al giorno).

Il laboratorio di lavanderia è stato inaugurato questa mattina all’interno dell’istituto penitenziario “M. Gozzini” di Firenze alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali Provincia Firenze Antonella Coniglio, del Provveditore regionale dell'Amministrazione penitenziaria (PRAP) Carmelo Cantone, del direttore dell’istituto “M. Gozzini” Margherita Michelini, del direttore della Caritas Diocesana di Firenze Alessandro Martini e del responsabile dell’Area Carcere della Caritas Diocesana di Firenze Francesco Grazi.

Il progetto “Lav(or)iamo insieme” nasce dalla collaborazione tra la Caritas di Firenze e l’Istituto Gozzini e prevede la formazione professionale, sostenuta dalla Provincia di Firenze, e l’inserimento lavorativo di 3 detenuti, impiegati tramite la Cooperativa sociale di tipo B “San Martino”. Basta togliere la parentesi dal titolo per capire che si tratta di lavare, quindi, di una lavanderia. Quella interna alla Casa Circondariale è infatti stata ristrutturata e riorganizzata per continuare il servizio per i suoi circa 70 ospiti e aprire le porte anche all’esterno. La Caritas sarà la prima a utilizzare questo servizio per il lavaggio della biancheria dei propri centri d’accoglienza (circa 350 posti) e del servizio docce (80 utenti al giorno), in attesa che anche altre realtà che offrono accoglienza e le Case di Riposo e le RSA del territorio si facciano avanti.

“La Provincia di Firenze ha sempre mostrato una particolare attenzione verso questa problematica – spiega il direttore della Caritas – e ne è testimonianza anche il Progetto ‘FILI’ (Filiera d’Inserimento Lavorativo Integrata), da essa promosso e finanziato, e realizzato dalla Caritas, in collaborazione con l’Arci, il Ciao e il Comune di Firenze, che mette in atto una serie di azioni integrate per orientare al lavoro uomini e donne in particolari situazioni di difficoltà, offrendo percorsi formativi e di educazione al lavoro e tirocini formativi in azienda con borsa lavoro”.

I detenuti, che versano in condizioni di estrema povertà, lavoreranno part-time (in modo da poter offrire a più persone questa opportunità), e percepiranno un piccolo reddito che gli consentirà di acquistare generi di prima necessità e di mantenere i contatti telefonici con la famiglia.

Un ponte tra l’interno e l’esterno costruito su fondamenta salde, poiché dall’interno il servizio viene offerto all’esterno e, all’interno, i detenuti – attraverso la formazione e il lavoro – si preparano ad uscire con maggiori risorse e prospettive per il futuro.

lavatrici

Martini, Micchelini, Coniglio e Cantone

10/06/2013 15.42
Provincia di Firenze