PD, SEL, PRC E IDV CONTRO LA CHIUSURA DEL SERVIZIO D'INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA A BORGO SAN LORENZO
I consiglieri invitano il presidente Barducci ad attivarsi per il futuro del presidio ospedaliero del Mugello
Loretta Lazzeri, Caterina Conti, Alessandra Fiorentini e Stefano Prosperi (PD), Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC), Riccardo Lazzerini (SEL) ed Alessandro Cresci (IDV)hanno presentato una mozione su “No alla chiusura del servizio di IVG presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, garantire i diritti sanciti dalla L.194/78”.
Questo il testo:
Il Consiglio Provinciale di Firenze
Appreso che la direzione aziendale Asl 10 Firenze ha previsto per il prossimo 19 giugno 2013 la chiusura del servizio di IVG presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, presidio ospedaliero di riferimento della zona sociosanitaria del Mugello, e il suo trasferimento presso lo IOT di Firenze, con anche il trasferimento immediato di una delle due ginecologhe- che attualmente si occupa principalmente dell’IVG programmata-, presso la sede dello IOT.
Considerato che il servizio di IVG rappresenta per il territorio della zona sociosanitaria del Muggello un servizio fondamentale per la garanzia di un diritto sancito da una legge dello Stato, la 194/78, e che la sua chiusura, priverà di questa zona di un presidio importante a garanzia di tale diritto, soprattutto in considerazione ai disagi, legati alla difficoltà di spostarsi su Firenze e ai tempi, che comporterebbe lo spostamento all’IOT, in particolare per le adolescenti e le donne con più difficoltà come le donne straniere domiciliate sul quel territorio che rappresentano il 50% di chi fa ricorso al servizio.
Tenuto conto che il servizio di IVG presso l’ospedale di Borgo svolge anche, in una forte ottica di integrazione con i servizio consultorio territoriale, la funzione di un primo approccio per evidenziare eventuali abusi, di educazione alla procreazione consapevole, in modo da prevenire gravidanze indesiderate (questo soprattutto per donne non italiane) e ha, inoltre, la funzione avvicinare le donne che dopo una IVG rischiano di avere altre gravidanze indesiderate, alla contraccezione con la spirale con la possibilità di metterla gratuitamente direttamente alla fine dell’intervento (accessibile in questo modo anche alle persone a basso reddito). Dando quindi risposte efficaci a bisogni anche complessivi delle donne del territorio.
Considerato la grande preoccupazione che la chiusura del servizio di IVG rappresenti il primo tassello per la messa in discussione della stessa ginecologia e magari rappresenti l’inizio di un ridimensionamento, all’interno della più complessiva riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, dell’intero presidio ospedaliero del Mugello in una zona, come già detto, particolarmente disagiata della nostra provincia.
Impegna il Presidente della Giunta Provinciale
ad attivarsi, con la massima urgenza, nell’ambito delle proprie competenze, nei confronti della Direzione aziendale dell’ASL 10 di Firenze, per chiedere il mantenimento presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo del servizio di IVG;
ad attivarsi presso la stessa Direzione aziendale e presso l’assessorato alla salute della Regione Toscana in merito a quanto previsto, nella riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, per il futuro del presidio ospedaliero del Mugello, di Borgo San Lorenzo, nell’ottica della salvaguardia e qualificazione di un presidio fondamentale per una zona con particolari disagi della nostra Provincia.
(Simone Spadaro)