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SELEX GALILEO, "PIANO DI RISTRUTTURAZIONE INACCETTABILE"
Il Presidente della Provincia Barducci: "Aprire tavolo di confronto al Ministero e promuovere incontro con Commissioni Sviluppo economico di Camera e Senato". Rifondazione: "Adottare strumentazione idonea per affrontare il tema dei presunti esuberi"

Selex Galileo. Il Presidente della Provincia di Firenze e assessore al Lavoro Andrea Barducci ha risposto in Consiglio provinciale a una domanda d'attualità presentata dal gruppo di Rifondazione comunista.
L'azienda, dunque, di proprietà di Finmeccanica, esprime il 29 per cento dei ricavi del Gruppo che vi impiega oltre 7 mila addetti tra Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Galileo ha nove siti produttivi sul territorio nazionale, opera nel campo dei sistemi avionici e di missione, equipaggiamenti elettro-ottici, sistemi radar, sistemi di controllo del tiro per veicoli corazzati e blindati, sistemi acustici subacquei, equipaggiamenti spaziali per piattaforme e satelliti.
L'azienda partecipa ai principali programmi di cooperazione europei e transatlantici.
Il 4 giugno si è svolto un incontro a Roma tra l'azienda e i rappresentanti delle Regioni interessate da insediamenti Selex, a cui ha partecipato l'assessore regionale Gianfranco Simoncini che ha sottolineato la necessità di un rilancio sul mercato del gruppo e la preoccupazione che la riorganizzazione non penalizzi ma valorizzi le specializzazioni.
Le Regioni vogliono inoltre ottenere un incontro a breve con il Governo sull'argomento.
Il 6 giugno l'azienda ha reso noti i numeri della ristrutturazione: 1938 sarebbero gli esuberi a livello nazionale, con chiusura di 22 stabilimenti su 48; 140 esuberi in Toscana, di cui 126 a Firenze da gestire con cassa integrazione a zero ore.
L'11 giugno i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione e allo sciopero ha preso parte oltre il 90 per cento dei lavoratori delle varie sedi Selex in Toscana, "e mi sono recato personalmente - ha detto Barducci - a manifestare la mia solidarietà ai lavoratori sui cancelli in via Barsanti. Nell'occasione ho ribadito la necessità dell'apertura di un tavolo di confronto al ministero e di un incontro con le Commissioni Sviluppo economico di Camera e Senato".
"Condivido l'azione del Presidente - ha commentato per Rifondazione Andrea Calò - E' stato presentato un piano antisociale, pesante, eccessivo, con una logica che non si può accettare e che non può passare. Si deve puntare anzi al suo ritiro e individuare la strumentazione idonea per affrontare il tema degli esuberi. Era anche stato scritto al Sindaco di Firenze perché intervenisse ma da parte del Comune non è arrivata alcuna risposta".

19/06/2013 16.26
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze