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LA CASSA INTEGRAZIONE ALLA RICHARD GINORI
Comune di Sesto Fiorentino e Provincia hanno incontrato i vertici dell’azienda

Una domanda d’attualità dei consiglieri di Rifondazione Comunista Targetti, Calò e Verdi sul prolungamento della cassa integrazione per 56 operai della Richard Ginori di Sesto Fiorentino. “Siamo di fronte ad una gestione molto attenta della vertenza da parte degli enti territoriali, mi riferisco in primo luogo al comune di Sesto Fiorentino che ha seguito con grande interesse l’evolversi della vicenda. Ritengo che vi siano tutte le condizioni per lavorare intorno al rilancio dell’attività produttiva – ha illustrato l’assessore al lavoro della Provincia Andrea Barducci – anche se stiamo parlando di un settore che sta attraversando un momento particolarmente difficile a livello nazionale ed a livello europeo. La Ginori è una grande azienda, storicamente collocata sul territorio provinciale, e che detiene al proprio interno un ottimo grado di professionalità e capacità che la mette in condizioni di mantenersi anche saldamente in uno specifico settore di mercato. Stiamo seguendo la vicenda anche se, lo posso dire con certezza, è soprattutto l’amministrazione comunale di Sesto Fiorentino che se ne sta occupando. L’Amministrazione provinciale è a disposizione dell’impresa e delle organizzazioni sindacali qualora ce ne fosse bisogno ma io penso che il grado di concertazione tra le parti sociali è tale che ci consente, con sufficiente serenità, di poter seguire questa vicenda senza grandi difficoltà. L’azienda ha subito una riorganizzazione dal punto di vista degli assetti societari, l’auspicio è che questo possa produrre effetti benefici, anche perché non è mai stata presa in considerazione l’idea di un ridimensionamento dei posti di lavoro. Stiamo gestendo un momento di crisi e ci auguriamo che il risultato finale sia il consolidamento dei posti di lavoro che già ci sono ma soprattutto il rilancio dell’attività produttiva nel mercato sia nazionale che europeo”. Per Calò “La preoccupazione di Rifondazione Comunista è molto forte sul versante occupazionale. Siamo all’inizio della presidenza Renzi ma abbiamo già 1200 lavoratori in Provincia in cassa integrazione o che aspettano le lettere di licenziamento. Da quel che sappiamo – ha puntualizzato Calò – l’azienda, in questo clima roseo dove tutti si incontrano, non ha avvisato le rappresentanze sindacali. Questi lavoratori rischiano di ritrovarsi quelli della Montecchi che ha messo, improvvisamente, 56 dipendenti in cassa integrazione. Il clima non è dei migliori ed il fatto che un gruppo aziendale, tradizionalmente molto attento nelle relazioni sindacali, abbia assunto un atteggiamento unilaterale verso i lavoratori è un campanello d’allarme”.

09/10/2004 12.09
Provincia di Firenze