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BARDUCCI: “CON LA DECISIONE DELLA CONSULTA SI PUÒ APRIRE UNA FASE COSTITUENTE IN TOSCANA”
Un appello al presidente Rossi e ai Sindaci: “Possiamo creare una Firenze Grande dentro una Grande Provincia”

Andrea Barducci

“Guai a prendere le scorciatoie per cambiare la Costituzione. Non lo dice il presidente della Provincia di Firenze, ma lo affermano oggi autorevoli costituzionalisti su altrettanto autorevoli quotidiani. L’atteggiamento del Ministro Delrio sulle Province rischia di trascinare il governo Letta nella stessa brutta figura rimediata su questa materia dal governo Monti”. Con queste parole il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha introdotto la sua proposta di riordino istituzionale per Firenze e per la Toscana. “Se a dicembre del 2011 il governo avesse intrapreso una seria riforma costituzionale, invece di avventurarsi in dei decreti di palese illegittimità costituzionale – ha aggiunto Barducci - oggi saremmo qui a celebrare un successo e non un fallimento. Ma il governo Letta non sembra aver capito la lezione e oggi ritenta una scorciatoia, senza neanche leggere le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale e senza passare dalla Commissione per le riforme costituzionali, che pur ha nominato. Quindi un doppio sgarbo istituzionale per avviare un nuovo azzardo legislativo”.

Ma cosa cambia per Firenze dopo la sentenza della Corte Costituzionale, visto che, di fatto, la decisione presa dalla Consulta riporta le lancette dell’orologio alla legge 42 del 2009 che in un’ottica federalista demandava il potere di iniziativa anche alle Province? “In pratica la Consulta ci consegna una pagina bianca su cui possiamo e dobbiamo scrivere una seria riforma – afferma Barducci - E proprio la Toscana può essere di esempio per aprire una fase che oserei chiamare costituente. Per questo mi appello al presidente Rossi, ai sindaci della Toscana e ovviamente ai presidenti delle dieci Province, affinché si possa avviare tutti insieme un serio processo di riorganizzazione che tenga conto delle specificità dei territori. È un percorso che possiamo iniziare subito, utilizzando le leggi ordinarie che già esistono. Su questo punto la mia idea è chiara, e si concretizza nello slogan “Una Firenze Grande dentro una Grande Provincia”. Ovvero: prendendo spunto dalla disponibilità dimostrata da numerosi sindaci, possiamo avviare un processo di fusione fra enti che a Firenze porterebbe alla creazione di una città di 650 mila abitanti. Questa Firenze Grande può stare benissimo dentro una provincia unica della Toscana centrale, una Grande Provincia che comprenda Firenze, Prato e Pistoia”.

05/07/2013 14.46
Provincia di Firenze