MAPE TECNOL DI GALLIANO, "PROVINCIA SOSTENGA LA VERTENZA"
Rifondazione: "Sciopero a oltranza dei lavoratori. Da due mesi senza stipendio"
Sciopero a oltranza dei lavoratori della Mape-Tecnol SrL dello stabilimento di Galliano, a Barberino del Mugello. "La proprietà diserta il tavolo - avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - non presenta il piano industriale mentre risulta essere più volte inadempiente sul piano retributivo e contributivo: da due mesi i lavoratori senza stipendio e da quasi un anno non sono stati pagati i contributi al fondo 'Cometa'".
Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, chiede alla Provincia di Firenze di sostenere la vertenza e chiede adeguate iniziative istituzionali al fine di pretendere un profilo di maggiore responsabilità dell’impresa e la cessazione di atti e comportamenti lesivi dei diritti e prerogative dei lavoratori.
Presentata in Provincia di Firenze un domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"I lavoratori della Mape-Tecnol SrL dello stabilimento di Galliano, Barberino del Mugello indicono uno sciopero a oltranza con presidio permanente davanti allo stabilimento, a fronte di una nuova provocazione della proprietà che sceglie di disertare il tavolo di crisi “… promosso dalla Regione Toscana, intorno al quale si erano sedute Provincia, Regione, Comune e sindacati….”.
Un atto grave e irresponsabile che conferma il basso profilo gestionale fino ad oggi adottato e che si assomma alle reiterate violazioni contrattuali, retributive e giuridiche perpetrate da tempo ai danni dei lavoratori.
Ora la Fiom Cgil e i lavoratori tornano a richiedere chiarezza sul futuro del sito produttivo, la holding non ha mai presentato un piano industriale né tanto meno un rilancio delle attività mentre continua ad essere inadempiente sul piano retributivo.
Da due mesi i lavoratori senza stipendio, e da quasi un anno non sono stati pagati i contributi al fondo "Cometa" (fondo pensionistico integrativo dei metalmeccanici). Una situazione inaccettabile e insostenibile tutta giocata sulla pelle dei lavoratori.
Nessuna scusa alla proprietà e al management che scelgono deliberatamente di adottare un profilo autoritario e per niente responsabile anche a fronte di una grave crisi che rischia di produrre un vero e proprio massacro sociale.
Anche il primo cittadino di Barberino del Mugello bolla l’assenza della Mape Tecnol come “…un gesto grave e irrispettoso…”.
Sembra proprio essere diventata una moda sul territorio mugellano quella di disertare da parte delle imprese gli incontri istituzionali e i tavoli di crisi, violando relazioni sindacali e diritti: al fare scuola della direzione aziendale dell'outlet di Barberino ora si aggiunge la Mape Tecnol.
Rifondazione Comunista nello stigmatizzare tale comportamento torna a richiedere l’immediata convocazione del tavolo di crisi nonché l’attivazione da parte della Regione Toscana e delle comunità del Mugello e della Provincia di Firenze “… un summit sulle crisi aziendali che riguardano l'intero Mugello poiché devono essere vanno valutate complessivamente a fronte di una crisi più generale del sistema economico mugellano".
Non si deve dimenticare che in questi quattro anni di crisi, la Tecnol ha usufruito di tutti i possibili ammortizzatori sociali, dalla cassa integrazione ordinaria a quella straordinaria e in deroga, insomma la parte pubblica ha erogato i fondi per i vari ammortizzatori sociali, con l'impegno da parte dell’azienda di presentare un piano industriale. Nessun impegno è stato rispettato.
Rifondazione Comunista esprime la massima solidarietà ai lavoratori e conferma la propria indignazione e amarezza per un atteggiamento irresponsabile e inaccettabile tenuto dalla direzione della Tecnol verso il quale tutte le istituzioni devono chiederne il conto.
Ciò premesso gli scriventi Consiglieri provinciali del Gruppo di Rifondazione Comunista nel sostenere e condividere le rivendicazioni avanzate dai lavoratori e dalle OO.SS, lo stesso sciopero e presidio chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla situazione della Tecnol, sulle gravi inadempienze aziendali, sui motivi della mancata presentazione del piano industriale e sulle prospettive dello stabilimento.
Altresì chiediamo di sapere quale iniziativa intende adottare l’Amministrazione Provinciale, unitamente al Comune di Barberino del Mugello e alla Regione Toscana per ottenere un profilo di maggiore responsabilità sociale della proprietà e mettere fino ad atti e comportamenti lesivi dei diritti e prerogative dei lavoratori".