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BERTOCCI, RIFONDAZIONE: "CONCORDATO ANOMALO. PROVINCIA TUTELI LAVORATORI"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi sul tavolo di crisi convocato oggi in Palazzo Medici Riccardi

Venerdì 12 luglio si è tenuto un presidio dei lavoratori della Bertocci di Sesto Fiorentino, storica azienda che produce accessori per il bagno di altissima gamma, in protesta per le mancate retribuzioni e per la scelta dell'azienda di andare verso la liquidazione. "Siamo davanti ad un concordato anomalo - rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - dal quale emerge la volontà di chiudere, senza cercare altre soluzioni e questo non è mai stato ritenuto accettabile". Lunedì 15 luglio è stato convocato dalla Provincia di Firenze il tavolo procedurale di crisi "nel quale dovrebbero essere affrontati i punti più delicati della vertenza e soprattutto individuare una soluzione che tuteli in primis i lavoratori". Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Bertocci in lotta per contrastare la liquidazione della fabbrica e per difendere occupazione e diritti, "chiedono al Presidente della Provincia di Firenze di riferire gli esiti del tavolo procedurale di crisi, gli impegni assunti dalla proprietà in merito al pagamento degli stipendi, gli ammortizzatori sociali individuati e le prospettive occupazionali".
Presentata in Provincia una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Venerdì 12 luglio si è tenuto un presidio dei lavoratori della Bertocci di Sesto Fiorentino, storica azienda che produce accessori per il bagno di altissima gamma, in protesta per le mancate retribuzioni e per la scelta dell'azienda di andare verso la liquidazione. Nel marzo scorso l’azienda aveva fatto sapere che, a causa degli scarsi ordini e della crisi del settore, aveva presentato domanda di concordato liquidatorio: richiesta accolta il 25 giugno scorso.
La notizia della chiusura della dismissione aveva colto di sorpresa sindacati e lavoratori i quali attraverso la Fiom Cgil avevano espresso disappunti e criticità: “…. l’azienda ci aveva diversamente annunciato l’intenzione di andare avanti il più possibile per cercare un compratore. Non possiamo che esprimere rammarico per questa decisione forzata. Riteniamo inaccettabile che la direzione abbia tirato i remi in barca nonostante un volume di affari estero importante in paesi emergenti del Medio Oriente, Russia e Emirati Arabi…” avviando una forte mobilitazione. Siamo davanti ad un concordato anomalo dal quale emerge la volontà di chiudere, senza cercare altre soluzioni e questo non è mai stato ritenuto accettabile.  
Inoltre i sindacati avevano chiesto l’attivazione di un tavolo di crisi per fare il punto con il commissario e coinvolgere le istituzioni, al fine di attivare gli strumenti di tutela e sostegno ai lavoratori e ricercare al più presto, un compratore serio e autorevole che sia in grado di “…salvaguardare un pezzo importante della manifattura fiorentina….”.
Inoltre la Fiom precisa che “…in passato erano stati presi contatti anche con Ginori ma, chiaramente, viste le vicende della manifattura di porcellane tutto era sfumato. Speriamo che ora possa magari essere ripreso un dialogo con la nuova proprietà del gruppo Gucci e con altri imprenditori, anche esteri, eventualmente interessati a rilevare l'azienda…”.
Lunedì 15 luglio è stato convocato dalla Provincia di Firenze il tavolo procedurale di crisi nel quale dovrebbero essere affrontati i punti più delicati della vertenza e soprattutto individuare una soluzione che tuteli in primis i lavoratori.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Bertocci di Sesto Fiorentino in lotta per contrastare la liquidazione della fabbrica e per difendere occupazione e diritti, nel dichiarare il pieno sostegno politico e istituzionale alla vertenza chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire gli esiti del tavolo procedurale di crisi, gli impegni assunti dalla proprietà in merito al pagamento degli stipendi, gli ammortizzatori sociali individuati e le prospettive occupaszionali.
Altresì chiediamo di sapere quali inizitive di sotegno ai lavoratori la Provincia di Firenze unitamente al Comune di Sesto Fiorentino ha intenzione di attivare al fine di sostenere salari, redditi e occupazione dei lavoratori della Bertocci".

15/07/2013 09.51
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze