RARI NANTES, BARDUCCI: “A ROMA RIUNIONE INTERESSANTE SPERIAMO CHE IN FUTURO POSSA EMERGERE UNA SOLUZIONE”
Il Presidente della Provincia fa il punto: “Difficile ignorare l’ordinanza di demolizione che risale addirittura al 1998”
“Riunione interessante quella che abbiamo fatto oggi a Roma, speriamo che dalle prossime occasioni di incontro possa scaturire anche una soluzione per la Rari Nantes, che ancora una volta si è dimostrata come una vicenda complicata e delicata” Questo il commento di Andrea Barducci al termine dell’incontro organizzato dal sottosegretario alle Infrastrutture, Erasmo D’Angelis.
“Nella vicenda Rari Nantes – aggiunge Barducci – qualcuno ha voluto dipingere il presidente della Provincia come un signore che una mattina si è alzato con l’umore di traverso, e così ha deciso di mandare le ruspe a demolire le strutture della Rari Nantes. Non è cosi. Addirittura all’interno del fascicolo che riguarda la Rari Nantes c’è un’ordinanza di demolizione che era stata emessa nel lontano 1998 dall’Agenzia del Demanio, che allora si chiamava Direzione compartimentale del territorio. Questa ordinanza è ancora valida perché il ricorso al Tar che nel frattempo era stato presentato dalla Rari Nantes, aveva ottenuto solo una sospensione di 120 giorni, giusto il tempo ritenuto necessario per presentare delle relazioni, che però il Provveditorato alle Opere Pubbliche aveva giudicato insufficienti per salvare la Rari”.
“In più – aggiunge Barducci – nel 2010, il Tribunale amministrativo aveva dichiarato ‘perento’ – ovvero estinto per inattività delle parti – il ricorso della Rari contro l’ordinanza che imponeva il rilascio delle aree. Quindi il provvedimento per il ripristino dei luoghi era diventato a tutti gli effetti inoppugnabile. Oltretutto il 4 luglio scorso il Comune di Firenze aveva dichiarato ufficialmente di non aver dato in concessione alla Rari le aree demaniali”.
“A questo punto che poteva fare la Provincia? – si chiede il presidente Barducci - Anche in considerazione del fatto che nel frattempo la magistratura mi aveva notificato un avviso di garanzia, poiché il pubblico ministero riteneva che la Provincia di Firenze - che ha ereditato le competenze idrauliche, in virtù delle norme sul decentramento amministrativo - avrebbe dovuto compiere subito quelle stesse demolizioni che la Rari Nantes si rifiutava di fare”.
“Ora ci auguriamo che gli incontri promossi dal sottosegretario D’Angelis – conclude Barducci – possano portare finalmente alla individuazione di una soluzione in grado di risolvere una volta per tutte una vicenda così complicata”