GINORI, LA RISTRUTTURAZIONE PROCEDE CON SERIETA'
Risposta in Consiglio provinciale di Firenze a due distinte domande d'attualità di Lega Nord e Rifondazione comunista
Ginori di Sesto. L'assessore della Provincia di Firenze Tiziano Lepri ha dato risposta in Consiglio provinciale di Firenze a due distinte domande d'attualità sulla storica azienda di Sesto della Lega Nord e di Rifondazione comunista. Circa la domanda della Lega, Lepri ha spiegato che alla Provincia di Firenze non compete la sollecitazione all’Azienda per la ripresa produttiva. In ogni caso la nuova proprietà si è attivata per il ripristino della normale attività e i lavoratori sono impegnati nell’effettuare tutte le operazioni necessarie per la ripresa produttiva, che avverrà il prima possibile.
Per quanto richiesto invece nella domanda di Rifondazione, Lepri ha detto che tutti i lavoratori ex-dipendenti Ginori che Gucci non ha ripreso nella manifattura sono stati riallocati in varie cooperative di servizi (Cooplat e Cft solo per citare le più importanti).
Per quanto riguarda invece la Cassa integrazione da parte dell’Inps non c’è stata ancora nessuna erogazione, pur sapendo che ai lavoratori è stato dato un anticipo da parte di Fidi Toscana. In merito a questo c’è stata una sollecitazione da parte del Sindaco Gianassi e del Presidente della Provincia verso l’Inps.
I momenti di verifica periodica tra i sindacati e la nuova proprietà sono continui, e va riconosciuto uno forzo ed un impegno inedito nel ristrutturare e riorganizzare la produzione. "Una fabbrica abbandonata da un lungo periodo al degrado - ha sottolineato l'assessore - sta vivendo la possibilità di un rilancio serio e all’altezza del prestigio e qualità che rappresenta il marchio Ginori nel mondo. La sicurezza è diventato un tema di nuovo all’ordine del giorno, con un’attenzione nuova che testimonia l’impegno di Gucci per la qualità del lavoro e le condizioni della prestazione lavorativa".
La nuova proprietà sta quindi effettuando considerevoli investimenti per far ripartire la manifattura non in maniera improvvisata ma in seguito a una ristrutturazione profonda che non può che richiedere dei tempi lunghi ma che testimoniano serietà e impegno.
Il Presidente Barducci ha incontrato venerdì 12 luglio i vertici aziendali che hanno comunicato che il primo forno è già stato riacceso.
Il Presidente si è impegnato a monitorare, in un rapporto costante con le organizzazioni sindacali, l’azienda e il Comune di Sesto Fiorentino, gli sviluppi della ristrutturazione del sito produttivo per la piena ripresa della produzione e a riferirne in Consiglio.
Marco Cordone (Lega Nord) si è dichiarato insoddisfatto per la risposta datagli: "So bene che la Provincia non partecipa alla stesura del piano industriale, tuttavia la concertazione che ha coinvolto anche gli Enti locali ha dato un approdo positivo alla vertenza. Credo che la Provincia possa fare da cassa di risonanza a giuste esigenze. Sono peraltro deluso perché almeno venti mie interrogazioni su diversi argomenti attendono risposta da parte della Giunta".
Andrea Calò (Rifondazione comunista) apprezza il fatto che "la Provincia mantiene alta l'attenzione e che si siano ricollocati i lavoratori. Rimane la sofferenza dettata dal fatto che Inps non è sintonia con i problemi reali quali indigenza e tenute dei reddito. Chiedo dunque alla Provincia di raddoppiare gli sforzi verso Inps in ordine agli ammortizzatori sociali".