RARI NANTES: IL GOVERNO NON SA CHE LA LEGGE VA RISPETTATA
Andrea Barducci: ‘O il governo, grazie al sottosegretario Erasmo D’Angelis modifica la legge, oppure c’è molto poco di cui convincere la Provincia’
“Il problema circa la Rari Nantes non è tanto ‘convincere la Provincia’, quanto trovare delle soluzioni, e questo il sottosegretario D’Angelis lo sa bene”.
Lo precisa in una nota il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, a seguito delle notizie uscite oggi sulla stampa
“Se non si offrono soluzioni vere – prosegue il Presidente - e se non ci si assumono delle responsabilità, credo sia perfettamente inutile fare riunioni; e mi stupisce che un sottosegretario del Governo ignori il fatto che le leggi vanno rispettate”.
“Lo ripetiamo ancora una volta: il PAI (Piano di assetto idraulico) tanto sventolato da Gaia Checcucci non c’entra niente, non è quello l’oggetto di contestazione della Procura. Ciò che la Procura contesta sono la presenza di immobili in un’area ad inedificabilità assoluta per problemi gestione e sicurezza delle opere idrauliche e l’occupazione indebita di aree demaniali. Peraltro, l’inesistenza di competenze gestionali in materia dell'Autorità di Bacino è stata autorevolmente e definitivamente stabilita dalla Cassazione ed è il Piano del rischio idraulico della stessa Autorità che impone di affrontare e correggere situazioni come quelli di cui stiamo parlando (v. nota in calce). Quindi – va avanti Barducci - o il governo, tramite il suo solerte sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D’Angelis modifica le predette leggi, o fa una legge ad personam per la Rari Nantes - visto che il Governo, a differenza della Provincia, può farlo - oppure c’è molto poco di cui convincerci. A Roma – conclude il Presidente della Provincia – andremo solo a discutere della nostra proposta di riallocazione, o per apprendere che la legge è stata modificata”.
1) Sulle competenze in materia, anche con specifico riferimento all'Autorità di Bacino, si è già pronunciato con estrema chiarezza, a proposito della vicenda dei Canottieri Comunali per questi versi del tutto sovrapponibile a quello di Rari Nantes, il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, con sentenza confermata autorevolmente dalle Sezioni Unite della Cassazione. Si dice infatti che è "incontestabile l'inesistenza di specifiche competenze dell'Autorità di Bacino, preposta alla programmazione degli interventi sul suolo e per le acque, peraltro senza funzioni gestionali tecnico-amministrative, mentre i compiti di polizia e sicurezza idraulica spettano ai Provveditorati alle Opere Pubbliche (oggi alle Province ndr) quando si tratti di aree demaniali, appartenenti alla competenza gestionale del Ministero dell'Economia e delle Finanze (anche queste oggi delle Province ndr)". Il Tribunale si è anche espresso sulla legittimità delle valutazioni e dei provvedimenti assunti, stabilendo che "nei ristretti limiti in cui la discrezionalità tecnica della P.A. può formare oggetto di controllo in sede giurisdizionale non può negarsi l'eventualità di una possibile compromissione del regolare defluso delle acque di massima piena e della percorribilità degli argini del fiume Arno, con rischio di esondazioni localizzate, data la non garantità stabilità dei manufatti, circostanza strettamente attinente a scelte di merito insindacabili. (...) E' appena il caso di ricordare che, ove vengano meno le ragioni a suo tempo giiustificanti il rilascio del provvedimento concessorio, l'amministrazione non può far altro che disporre il ripristino dello stato dei luoghi in zona demaniale (...)"
2) La norma 12 (Messa in sicurezza delle fasce di rispetto degli argini e delle sponde) del Piano Stralcio Riduzione del Rischio Idraulico dell’Autorità di Bacino, adottato con DPCM 5/11/1999, recita: “Nella fase di attuazione del Piano di Bacino, stralcio Rischio Idraulico, in conformità alle disposizioni legislative di cui alla legge n. 183/1989, dovranno essere verificate, eliminate o corrette le situazioni difformi da quanto stabilito dal T.U. n. 523/1904 relativamente ai centri abitati e alle infrastrutture”.