BREAKING BOUNDARIES - LE NUOVE OPERE DI WANG XIAOSONG
Dal 9 agosto al 3 settembre, a Palazzo Medici Riccardi, dodici nuove opere dell’artista cinese che trasforma le tele in spazi scultorei
Giovedì 8 agosto alle ore 18 a Palazzo Medici Riccardi, presso le sale espositive Fabiani, sarà inaugurata la mostra dell’artista cinese contemporaneo WANG XIAOSONG, dal titolo “Breaking Boundaries (rompere i confini) – Le nuove opere di Wang Xiaosong”, che durerà fino al 3 settembre 2013.
L’esposizione è una delle tappe della mostra itinerante con la quale l’artista sta toccando grandi città europee come Lubecca e Vienna. La selezione di dodici opere che saranno visibili a Firenze è il frutto degli ultimi due anni di esperienza creativa, che rivelano con forza una nuova ricerca simbolica del suo percorso artistico. L’arte di Wang Xiaosong, come dimostrato con la sua partecipazione alla 54a Biennale di Venezia del 2011, è sempre in evoluzione: il pittore modella direttamente immagini tridimensionali, annientando così la dimensione bidimensionale e i confini della tela piatta, raggiungendo un vero e proprio spazio scultoreo.
Wang Xiaosong può essere collocato tra due tradizioni, quella orientale e quella occidentale, rielaborate da lui in forma del tutto inedita e personale. La sua lunga ricerca artistica, passata anche attraverso la sua esperienza di vita in Germania (dal 1990 al 2002) e la partecipazione a mostre internazionali lo hanno condotto ad abbattere questi confini culturali per dare vita a un linguaggio artistico nuovo, col quale toccare universalmente la sensibilità dell’osservatore ed avere quindi un eco in tutto il mondo.
Dalle tele dipinte a olio emergono figure geometriche e corpi antropomorfi di dimensioni quasi cellulari, dipinti dall’artista con pennellate corpose, dalle tonalità minimali, che danno corpo alle forme, asservendo la bidimensionalità della superficie alle tre dimensioni dello spazio.
Le superfici di supporto in queste opere di Wang Xiaosong assumono caratteristiche quasi scultoree: tagliate da improvvise angolazioni, ferite da tumescenze in rilievo, urti e ammaccamenti, le tele riportano i colpi inferti all’uomo contemporaneo. L’artista presenta se stesso come “martire” (del resto è questo il titolo della nuova serie proposta in questa mostra). Tuttavia, attraverso una modularità asimmetrica, riafferma la possibilità della creatività umana, demolendo gli argini costrittivi imposti all’individuo da una società contemporanea fortemente omologata.
La mostra, organizzata dall’Università del Zhejiang, con il patrocinio della Provincia di Firenze e in collaborazione con il Dielubecker Museen Kunsthanlle St. Annen, il Ludwig Museum Koblenz, l’Author Gallery, l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza", il Song Yin Culture & Arts e il Barwell Art Funds, mira a dare spazio all’arte cinese, attraverso uno dei suoi protagonisti più rilevanti nel panorama attuale.
Biografia:
Wang Xiaosong, nato a Wuhan, in Cina, nel 1964, vive e lavora a Hangzhou, dove è direttore del dipartimento di design nella facoltà di belle arti dell’Università del Zhejiang. Dopo il conseguimento della laurea alla Central Academy of Fine Arts & Design presso la Tsinghua University di Pechino, ottiene nel 1996 il master degree presso l’Academy of Art di Berlino. Stabilitosi in Germania a partire dal 1992, riveste diverse cariche importanti in istituzioni legate al mondo della cultura. Ha partecipato a numerose mostre in importanti musei e gallerie. Tra le mostre personali si ricordano: “Unruly Ants” presso il Lu¨beck Museum & Ludwig Museum (Germania, 2012), “Empty Layer: Wang Xiaosong Solo Exhibition” presso lo Shanghai Doulun Museum of Modern Art (2009). Tra le mostre collettive si ricordano: “SH Contemporary” (2010), “Interaction: Exhibition of Contemporary Chinese Oil Paintings” presso lo Wuhan Art Museum (2008), “Paintings and Sculptures in Digital Area” presso l’Airport N.10 Gallery of Art, “Exhibition of HD Schrader & Wang Xiaosong” presso l’Art Studio di Amburgo (2007), “Mountains and Rivers: A Tour of Exhibitions of Contemporary Chinese and German Artists” presso il Lu¨beck Museum (2007), “Pressure and Power in Changeable Era” presso l’International Art Camp in Song Village (Pechino, 2006), etc. Ha inoltre partecipato alla 54’ Biennale di Venezia del 2011.