NUOVA COMAUTO ALL'OSMANNORO. "RIASSORBIRA' LAVORATORI EX FILIALI RENAULT?"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sulla convocazione dell'unità di crisi della Provincia di Firenze
Il gruppo Nuova Comauto, che conta concessionarie Renault in tutta la Toscana, ha annunciato che aprirà una propria sede a settembre anche nel capoluogo toscano, all'Osmannoro. L’apertura di una nuova concessionaria, secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, potrebbe rappresentare l’occasione per i 50 lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault, drammaticamente in cassa integrazione straordinaria, di trovare un accordo con la proprietà per riassorbirne almeno una parte. Entro qualche giorno, spiegano Calò e Verdi, ci sarà la convocazione in Provincia, al tavolo dell'unità di crisi, e "intanto si riaccende l’iniziativa sindacale".
Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault ancora in attesa di uscire fuori dalla precarietà occupazionale, chiedono alla Provincia di Firenze di riconvocare urgentemente l’unità di crisi, illustrare i risultati raggiunti dopo la stipula del verbale di accordo in materia di occupazione e lavoro, spiegare quanti sono i lavoratori che hanno ritrovato una collocazione e quali sono stati gli strumenti di politica attiva e di sostegno messi in essere dall’Amministrazione Provinciale.
Infine "chiediamo che la Provincia di Firenze si attivi verso il gruppo Nuova Comauto e l’associazione di rappresentanza affinchè si renda disponibile a riassorbire i lavoratori espulsi dalla Renault".
Sulla vicenda presenta da Rifondazione una domanda d'attualità. Di seguito il testo integrale del documento.
"Renault: il marchio francese non sparirà da Firenze. Il gruppo Nuova Comauto, che conta concessionarie Renault in tutta la Toscana, tra cui Prato e Pistoia, annuncia “… che aprirà a settembre anche nel capoluogo toscano, all'Osmannoro, al posto di Motor Village in via del Cantone, concessionaria del gruppo Fiat chiusa almeno da aprile….”.
Una notizia questa che conferma quanto più volte dichiarato dal marchio francese quando nello scorso febbraio la direzione aziendale di Renault a Firenze comunicò alla RSU la volontà di chiudere la filiale fiorentina nella quale lavoravano 50 persone.
Una vera e propria scelta devastante sul piano sociale, 50 famiglie entrarono così nell’incubo della precarietà in un momento di forte recessione economica e di pesante crisi occupazionale.
Il 20 maggio 2013 al tavolo procedurale della Direzione Lavoro della Provincia di Firenze fu firmato dalla società automobilistica e dalle organizzazioni sindacali un verbale di accordo con il quale si concordava il ricorso all’utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria per cessazione attività delle sedi di Via Chiari, Via Lucca e Lungarno Aldo Moro.
L’accordo sulla CIGS prevedeva la decorrenza dal 20 maggio 2013 per 12 mesi di ammortizzatori sociali, accompagnati da un programma finalizzato alla riqualificazione ed eventuale ricollocazione dei lavoratori interessati che si concretizzerà “…nella collocazione in mobilità incentivata, ricollocazioni interne, ricollocazioni esterne, strumenti di politica attiva messe a disposizione della Provincia di Firenze….”.
Inoltre l’accordo prevedeva “…degli incontri presso la Provincia di Firenze con cadenza trimestrale per monitorare l’utilizzo della Cassa Integrazione ed inoltre verificare la gestione degli esuberi sopratutto per la loro eventuale ricollocazione….”.
Ora la notizia tutta da giocare da parte dei sindacati , l’apertura di una nuova concessionaria potrebbe rappresentare l’occasione per i 50 lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault di trovare un accordo con la proprietà per riassorbirne almeno una parte.
Entro qualche giorno ci sarà la convocazione in Provincia, al tavolo dell'unità di crisi, “…ma il segretario della Filcams Cgil di Firenze - ammette che la situazione è delicata e complicata…”.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault in cassa integrazione straordinaria e ancora in attesa di ritrovare un posto di lavoro,
avendo appreso che il gruppo Nuova Comauto dovrebbe aprire una nuova sede all’Osmannoro e che è intenzione da parte delle organizzazioni sindacali di richiedere un incontro per provare ad ottenere un riassorbimento dei lavoratori espulsi dalla Renault
in relazione alla imminente riconvocazione dell’unità di crisi provinciale chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di essere informati quando verrà convocato e l’esito del tavolo procedurale della direzione lavoro, sui risultati raggiunti dopo la stipula del verbale di accordo in materia di occupazione e lavoro, quanti sono i lavoratori che hanno ritrovato una collocazione e quali sono stati gli strumenti di politica attiva e di sostegno messi in essere dall’Amministrazione Provinciale.
Altresì chiediamo di sapere se è intenzione da parte della Giunta Provinciale di attivare una propria iniziativa verso il gruppo Nuova Comauto e l’associazione di rappresentanza per verificarne le intenzioni occupazionali e richiedere in questa fase di crisi economica e di forte precarizzazione del lavoro di assumere un profilo di maggiore responsabilità sociale, attivando un tavolo di incontro con le organizzazioni sindacali al fine di ottenere una ricollocazione degli operatori a suo tempo licenziati".