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LUXURY GOODS OUTLET GUCCI DI LECCIO. RIFONDAZIONE: "CI RISIAMO"
"Si continuano a perpetrare violazioni. Le Istituzioni richiamino al rispetto dei diritti dei lavoratori"

Rifondazione avverte: "Ci risiamo: il Tribunale di Firenze sezione lavoro condanna per la seconda volta la Luxury Goods Outlet Gucci- Leccio Reggello e annulla un licenziamento ai danni di un proprio dipendente, al risarcimento dei danni e obbligandola al suo reintegro". La Luxury, "nonostante l'ordinanza del giudice sceglie di esonerare il lavoratore, continuando a corrispondergli lo stipendio fino a quando non sarà concluso il ricorso". Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista si tratta di "un altro atto grave, arrogante e illegittimo. La Gucci ancora in salsa Marchionne continua a perpetrare violazioni, sul piano dei diritti del lavoro, agendo indisturbata, senza che alcuna Istituzione la richiami al rispetto dei diritti". Sulla vicenda i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno rilasciato un comunicato. Di seguito il testo.

"Un altro atto grave, arrogante e illegittimo da parte della Gucci: il Tribunale di Firenze sezione lavoro condanna nuovamente la Luxury Goods Outlet Gucci - Leccio Reggello - annullando un licenziamento ai danni di una proprio lavoratore.
Oltre alla reintegrazione al posto di lavoro, sanziona l'azienda al pagamento a titolo di risarcimento danni di una indennità omnicomprensiva di 24 mensilità dell'ultima retribuzione percepita prima del licenziamento, l’indennità di mancato preavviso nonché al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e al pagamento di tutte le spese di lite.

Si tratta di un’ ulteriore sentenza importante, dal verdetto inequivocabile nei confronti di una impresa che continua a pensare di far diventare carta straccia i diritti sul lavoro, calpestando la dignità e l'onorabilità della persona . Una sentenza, come l’altra emessa dallo stesso tribunale a luglio U.s., che viene a seguito della nuova disciplina che aveva modificato l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori ( Legge 300/70 come modificato dalla legge 92/2012 :Art. 18 Tutela del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo).

Anche in questo caso la Luxury nonostante l'ordinanza del giudice del Tribunale di Firenze sezione Lavoro che riordinava il reintegro del lavoratore ha scelto di esonerarlo, continuando a corrispondergli lo stipendio fino a quando non sarà concluso il ricorso.

Un atto grave, arrogante e illegittimo, la Gucci ancora in salsa Marchionne continua a perpetrare violazioni, sul piano dei diritti del lavoro agendo indisturbata, senza che alcuna istituzione la richiami al rispetto dei diritti.

Lo strappo di Gucci nel rispetto dei diritti dei lavoratori , nella grande distribuzione e negli outlet infatti non è una novità. Da tempo in virtù del processo di liberalizzazione degli orari nel commercio messo in atto dal governo Monti, si è assistito ad un ulteriore precarizzazione dei rapporti di lavoro nel settore, sugli orari, sui turni, sulle festività e contribuzioni. Qualcuno pensava che dopo la riforma Fornero fosse possibile mettere in essere licenziamenti a go-go.
Assordante è il silenzio delle Istituzioni del Valdarno Fiorentino che sono ben informate dei fatti di quello che sta accadendo negli outlet e nella grande distribuzione, paradossale che il Tribunale ordinario di Firenze sez. Lavoro interviene sulle illegittimità diffuse e i Comuni stanno a guardare.
Siamo nuovamente come Rifondazione Comunista a richiedere che la legge sia rispettata, che la Luxury Goods Outlet Gucci reintegri a pieno titolo e in osservanza della sentenza del Giudice il lavoratore, che il sindacato attivi una tempestiva azione di tutela e rappresentanza e che le Istituzioni intervengono a rimuovere comportamenti illegittimi e scorretti.
Come Rifondazione Comunista esprimiamo solidarietà ai lavoratori e il pieno sostegno alla sua iniziativa che insegna a tutti che i diritti e la dignità non sono in vendita".

02/09/2013 14.37
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze