GAIT REGGELLO, "CHE INTENDONO FARE LE ISTITUZIONI?"
Rifondazione comunista: "A rischio 90 posti di lavoro"
La Rsu del Gruppo Alimentare in Toscana (Gait), stabilimento di Reggello, ha reso pubblica la volontà dell’azienda, che attraverso il piano industriale 2013-2015, intenderebbe trasformare il sito reggellese attraverso un pacchetto di investimenti - 5/6 milioni di euro - e contestualmente prevedere, entro il 2014, 90 esuberi sugli attuali 252 addetti. Un vero e proprio dramma sociale. Intanto, avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, prende avvio il confronto tra la direzione aziendale, le organizzazioni sindacali e la Rsu.
Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e la massima attenzione e sostegno alla vertenza in atto, chiede al Presidente della Provincia, con una domanda d'attualità, di riferire sulla situazione del sito produttivo Gruppo Alimentare in Toscana, sullo stato degli ammortizzatori sociali e sui contenuti del piano industriale in merito allo sviluppo e rilancio delle attività, sugli investimenti e sulla tenuta occupazionale anche in presenza di 90 licenziamenti.
La Provincia di Firenze unitamente al Comune di Reggello e alla Regione Toscana, chiedono i consiglieri, "è intenzionata ad intervenire nei confronti del gruppo per richiedere il massimo della responsabilità sociale e per contrastare gli esiti più drammatici del piano industriale che prevede entro il 2014 90 esuberi?".
Di seguito il testo della domanda d'attualità.
"La RSU del Gruppo Alimentare in Toscana (GAIT) stabilimento di Reggello - che produce mortadella, salame, prosciutto cotto, arrosti, spalle e insaccati cotti - ha illustrato nel
Commissione lavoro comunale la situazione in azienda a seguito della presentazione del piano industriale da parte della proprietà.
Come è risaputo Grandi salumifici italiani (Gsi) presentò a fine giugno alle organizzazioni sindacali il piano industriale 2013-2015 della controllata Gruppo Alimentare in Toscana (Gait), con il quale annunciava un processo riorganizzativo commerciale e produttivo del gruppo, questo piano è stato poi esaminato dalle organizzazioni sindacali e presentato ai lavoratori.
Sul sito di Reggello è in atto da tempo un ridimensionamento occupazionale (infatti una trentina di lavoratori dei 252 sono interessati da contratti di solidarietà, con lavoro a rotazione) e da tempo istituzioni e parti sociali erano in attesa conoscere gli sviluppi produttivi, la tenuta occupazionale e il rilancio dello storico stabilimento anche perché in azienda e sul il territorio si respira un forte clima di precarietà.
Alla presenza di numerosi lavoratori la RSU ha illustrato lo “stato dell’arte” ovvero le volontà dell’azienda la quale conferma la propria presenza sul nostro territorio, ma in presenza di un calo dei volumi di vendita e di un processo di investimento sulle linee produttive di 5/6 milioni di euro fattori questi che comportano un drastico ridimensionamento degli addetti 90 esuberi sugli attuali 252, un vero e proprio dramma sociale.
Gli investimenti saranno realizzati entro il 2014 così come in quella data dovrà essere concluso il processo di alleggerimento occupazionale.
Una situazione delicata, complessa e drammatica che vede impegnata strenuamente la RSU a difendere gli assetti occupazionali.
La RSU ha inoltre dichiarato che sono previsti entro questo mese tre incontri (il 12, 15 e 25 settembre) fra Direzione aziendale, RSU e organizzazioni sindacali dopo di che sarà fatto nuovamente il punto sulla situazione che rimane ai massimi livelli di guardia.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori del GAIT e la massima attenzione e sostegno alla vertenza in atto, in relazione alla presentazione del piano industriale 2013-2015 da parte di GSI della controllata GAIT e della decisione della medesima di prevedere una trasformazione del sito reggellese accompagnato da un pesante piano di esuberi chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla situazione del sito produttivo Gruppo Alimentare in Toscana, sulla situazione in essere tra i lavoratori, sullo stato degli ammortizzatori sociali e sui contenuti del piano industriale in merito allo sviluppo e rilancio delle attività, sugli investimenti e sulla tenuta occupazionale anche in presenza di 90 licenziamenti.
Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale è stata investita della vicenda da parte delle organizzazioni sindacali anche in vista degli importanti appuntamenti negoziali che sono stati annunciati dalla RSU per il 12, 15 e 25 settembre con la direzione aziendale.
Chiediamo inoltre sapere, data la delicatezza e complessità della vicenda che riguarda il futuro del GAIT e soprattutto la tenuta occupazionale se la Provincia di Firenze unitamente al Comune di Reggello e alla Regione Toscana è intenzionata ad intervenire nei confronti del gruppo per richiedere il massimo della responsabilità sociale e per contrastare gli esiti più drammatici del piano industriale che prevede entro il 2014 90 esuberi.
Infine chiediamo di sapere quali sono gli strumenti di sostegno e tutela che Provincia di Firenze ha intenzione di attivare a favore dei lavoratori e delle loro famiglie".