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TNT, RIFONDAZIONE": "PERICOLO RIDIMENSIONAMENTO"
I consiglieri provinciali Calò e Verdi invitano le Istituzioni a prevenire il crollo della situazione

Lunedì 9 settembre presidio dei lavoratori del gruppo Tnt promosso da Filt Cgil e Fit Cisl provinciali unitamente alle proprie Rsa in lotta per contrastare la chiusura di 25 filiali, in Italia, gli 854 licenziamenti annunciati e una serie di progetti commerciali e operativi e di esternalizzazioni nell’arco 2013-2015 "che - dicono i consiglieri provinciale di Rifondazione comunista - porteranno al ridimensionamento reale del lavoro, delle sue strutture e ai licenziamenti di massa".
Il presidio del 9 settembre è stato organizzato per contrastare la chiusura della filiale Firenze centro (Viale Spartaco Lavagnini).
Le organizzazioni sindacali lanciano un appello alle istituzioni – Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana – per sostenere la vertenza e salvaguardare lavoro,professionalità e diritti. Rifondazione comunista, per parte sua, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e sostegno alle inizitive di lotta "chiede alla Provincia di Firenze cosa intende concretamente fare per impedire questo massacro sociale compiuto ai danni esclusivamente dei lavoratori". Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Si intensifica la vertenza dei lavoratori del gruppo TNT in lotta per contrastare la chiusura di 25 filiali, in italia, gli 854 licenzimenti annunciati e più una serie di progetti commerciali e operativi e di esternalizzazioni nell’arco 2013-2015 che porteranno al ridimensionamento reale del lavoro, delle sue strutture e ai tagli e soppressioni sopra evidenziati. Lunedì 9 settembre . Filt Cgil e Fit Cisl provinciali unitamente alle proprie RSA hanno organizzato un presidio contro la chiusura della filiale Firenze centro ( Viale Spartaco Lavagnini).
Le organizzazioni sindacali lamentano che alla proprietà “…manca un piano serio di sviluppo, e una capacità manageriale di stare sul mercato…” una incapacità gesdtionale i cui effetti devastanti vengono fatti pagare esclusivamente ai lavoratori che in questi anni sono stati gli unici a lavorare duramente ovvero “….lavoratori degli appalti, facchini , autisti….”.
Una ristrutturazione pesante, ingiusta e iniqua. Tnt rifiuta da tempo “…un confronto serio con le ooss. e le istituzioni , riproponendo sempre solo la politica di tagli senza piani di sviluppo…”. I lavoratori hanno sostenuto due scioperi obbligando così “…l’azienda a non far partire le lettere di licenziamento , e ottenendo altresì faticosamente la cassa integrazione in deroga a salvaguardia dei lavoratori colpiti dal provvedimento di mobilità…”.
Per quanto riguarda la Toscana la situazione diviene pesante dichiarano Cgil e Cisl “…si comincia con la chiusura di Firenze centro, una lavoratrice da oggi è in cassa integrazione a zero ore, continuerà con la cassa integrazione per 9 lavoratori di calenzano dal 1 dicembre sempre a zero ore, altri 40 lavoratori andranno in cassa a rotazione da ottobre sino alla fine di dicembre, si prospetta inoltre la chiusura della filiale di massa (nei primi mesi del 2014) e di pistoia e prato in data da definire ….”.
Le organizzazioni sindacali rivolgono così nuovamente un appello alle istituzioni- Comuni Provincie interessate sino alla Regione Toscana affiché siano messi “…in campo tutti gli strumenti necessari per la salvaguardia del posto di lavoro e delle professionalità….”.
La vertenza, gli scioperi, le mobilitazioni e presidi continueranno a livello locale e nazionale, con il presidio del 9 settembre “…vuole essere solo un primo momento del nostro impegno contro il piano di ristrutturazione di tnt…” ,proseguendo laddove è possibile il confronto con l’azienda su tutti i tavoli aperti istituzionali (ministero del lavoro – dello sviluppo economico – istituzioni locali) “…non escludendo sin da ora nuove iniziative di lotta se tnt continuerà nella sua azione…”.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori del gruppo TNT in lotta per contrastare il pesante piano antisociale di ridimensionamento delle attività del gruppo e tutte le politiche di tagli, dismissioni e esternalizzazioni annunciate, nel dichiarare il pieno sostegno poolitico e istituzionale alla vertenza, a fronte dell’appello rivolto dai sindacati alle istituzioni chiede al Presidnte della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla vicenda del gruppo TNT, sulle politiche industriali sopra dichiarate – tagli, dismissioni, esternalizzazioni -e sui licenziamenti di massa annunciati e sui tavoli aperti presso i Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico.
Altresì chiediamo di sapere se la Provincia di Firenze è intenzionata ad intervenire, unitamente alle altre istituzioni per salvaguardare e tutelare i lavoratori, il lavoro e i diritti richiamando la proprietà al massino della responsabilità sociale e al dovere di aprire un serio e autorevole confornto con le organizzazioni sindacali.
Infine chiediamo di sapere se Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana sono intenzionate ad intervenire presso il Governo e i rispettivi Ministeri a sostegno della diffcile e drammatica vertenza".

09/09/2013 10.34
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze