NUOVA COMAUTO. DOMANI INCONTRO IN PROVINCIA PER LAVORATORI RENAULT
Il Presidente della Provincia di Firenze e assessore al Lavoro Andrea Barducci fa il punto della situazione
La filiale fiorentina di Renault, facente parte dell’azienda Renault Retail Group Italia (Rrg), occupava 50 dipendenti e si articolava su tre sedi (Via Lucca, Via Chiari e Lungarno Aldo Moro). Sulla vicenda e sull'apertura del gruppo Nuova Comauto all'Osmannoro, il Presidente della Provincia di Firenze e assessore al Lavoro Andrea Barducci, ha fatto il punto della situazione in Consiglio provinciale rispondendo a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista e annunciando per mercoledì 11 settembre un incontro in Palazzo Medici Riccardi sulla vicenda.
"Riteniamo che l’apertura di una nuova concessionaria - spiega il capogruppo di Rifondazione Andrea Calò - potrebbe rappresentare l’occasione per i 50 lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault, ancora in cassa integrazione, di porre fine alla precarietà".
Ecco, dunque, una ricostruzione dettagliata della vertenza.
Il primo marzo 2013 l’azienda ha comunicato ai sindacati la decisione di chiudere la sede fiorentina, aprendo la procedura di mobilità per tutti gli addetti. Le motivazioni della drastica decisione erano legate alla grave crisi del settore auto e a scelte strategiche (razionalizzazione organizzativa) di Renault Italia.
Le organizzazioni sindacali richiesero l’attivazione dell’Unità di Crisi della Provincia. Il giorno 11 marzo il Consiglio si occupò della vertenza attraverso una domanda di attualità cui rispondeva il Presidente.
L’Unità di Crisi, quindi, si riunì il 4 aprile e all’incontro parteciparono istituzioni, azienda Rrg e sindacati. In quell’occasione venne ritenuto necessario coinvolgere fin dalla riunione successiva, l’azienda Renault Italia.
Il 17 aprile si tenne la seconda riunione, con la partecipazione di Renault Italia. Al termine venne redatto un verbale di incontro nel quale: 1) Renault Italia comunicava di non voler abbandonare Firenze essendo alla ricerca di un imprenditore interessato ad avere il mandato all’affidamento del territorio per i marchi Renault e Dacia;
2) Renault Italia si impegnava a presentare in via prioritaria le candidature dei dipendenti della filiale fiorentina al fine di agevolarne il riassorbimento evitando di disperderne le professionalità (pur rispettando le esigenze organizzative del nuovo imprenditore);
3) le organizzazioni sindacali chiedevano a Renault Italia di richiedere la cassa integrazione straordinaria per cessazione attività mantenendo la mobilità esclusivamente secondo il criterio della non opposizione al licenziamento;
4) Renault Italia si dichiarava disponibile a verificare la soluzione proposta dai sindacati; 5) le istituzioni dichiaravano la loro disponibilità in ordine agli strumenti per il sostegno dei lavoratori e del nuovo imprenditore.
Nella stessa data si concludeva la fase sindacale della procedura di Mobilità con un verbale di mancato accordo fra le parti.
Il 20 maggio, presso il Tavolo procedurale, si tenne l’esame congiunto per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività dal 20 maggio 2013 al 19 maggio 2014.
L'eventuale collocazione in mobilità di lavoratori, durante questo periodo, è legata al criterio della non opposizione al licenziamento (con incentivo all’esodo).
L’azienda Rrg si impegnò a verificare eventuali percorsi di ricollocazione interna ed esterna. La Provincia si rese disponibile ad attivare nei confronti dei lavoratori, attraverso i Centri per l’Impiego, tutte le misure di politica attiva finalizzate ad un eventuale riqualificazione e ricollocazione.
Nei mesi di giugno e luglio l’Unità di Crisi ha contattato ripetutamente l’azienda Renault Retail Group Italia per avere notizie circa la ricerca dell’imprenditore suddetto, ipotizzando un incontro per la fine di giugno. L’azienda rispose di ritenere prematura una riconvocazione del tavolo. Le Istituzioni chiesero allora all’azienda di indicare una data per la nuova riunione.
Kl primo agosto scorso Renault Italia comunicava alle istituzioni di aver concluso la trattativa suddetta individuando il nuovo concessionario per Firenze nell’azienda Nuova Comauto.
Le Istituzioni hanno proposto allora un incontro plenario dell’Unità di Crisi per l’inizio di settembre, alla presenza della nuova azienda concessionaria. La riunione è stata fissata per mercoledì 11 settembre, alle ore 14, in Palazzo Medici Riccardi.