ACCORDO PROVINCIA/UNIONE DEI COMUNI-CIRCONDARIO. PDL: "VERIFICHIAMO I RISULTATI"
I consiglieri provinciali: "No a consulenze inutili. Rafforzare il personale interno"
La prima Commissione provinciale ha incontrato stamani la rappresentanza politico-istituzionale dell’Unione dei Comuni-Circondario per l’esame della Convenzione tra la Provincia di Firenze e l’Unione dei Comuni-Circondario Empolese Valdelsa.
“Uno dei tratti salienti – sottolineano i Consiglieri del Pdl presenti alla Commissione Erica Franch, Piergiuseppe Massai e Filippo Ciampolini – è la delega delle funzioni di indirizzo e di controllo. Ci chiediamo: due pesi e due misure? Sicuramente se pensiamo che per una modifica alla convenzione per la gestione della Fi-Pi-Li tra la Regione Toscana, le Province di Firenze, Pisa e Livorno, non solo si fa un’apposita convenzione per lo spostamento delle date di pagamento, ma si chiede un nuovo ed autonomo vincolo giuridico, mentre per le funzioni di indirizzo e di controllo (compito primario per un organo eletto) viene data delega in due righe al Circondario (Ente di secondo grado)".
E’ una scelta politica "non di poco conto - continuano i consiglieri Pdl - in controtendenza con altre scelte della Provincia. Da poco è stata iniziata la sperimentazione dei servizi sociali, della Protezione Civile e della Polizia Municipale, iniziamo a capire se tali sperimentazioni hanno dato i loro frutti. La situazione, a parità di uomini/mezzi, è migliorata?"
Altro aspetto "è quello dei contratti che i Comuni avevano con i propri dirigenti non di ruolo: alcuni di questi contratti dei singoli Comuni sono stati trasferiti sull’Unione… Come saranno armonizzati per evitare contenziosi?"
I servizi saranno più vicini ai cittadini? "Diremmo di no, perché nel sociale, ad esempio, il servizio è stato allontanato dal Sindaco del Comune all’Unione dei Comuni, aumentando la distanza tra cittadino e amministratore. Verifichiamo i risultati, ma, per il momento, con scarso entusiasmo".
L’accordo Provincia/Comuni è stato raggiunto "anche con l’accoglimento di emendamenti da parte nostra che volevano il rafforzamento del personale interno a scapito di contratti esterni e risparmio sulle consulenze inutili. Oltre ai proclami contano i risultati: è il momento di metterli sul tavolo del confronto".