Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

INCENDIO 'BELLE ARTI' A SAMBUCA, "TUTELE PER GLI OTTO LAVORATORI"
Sollecitazione di Rifondazione comunista a Provincia di Firenze e Comune di Tavarnelle

Il colorificio "Belle Arti", stabilimento della zona industriale della Sambuca, in Tavarnelle Valdipesa è stato interessato da un imponente incendio che ha devastato gran parte delle infrastrutture. Per gli 8 lavoratori è stata attivata la cassa integrazione ordinaria mentre cresce la preoccupazione per il futuro, nonostante che la direzione aziendale abbia espresso la volontà di riprendere quanto prima la produzione. Attesi anche gli esiti delle indagini da parte dei Vigili del Fuoco e di Arpat per sapere quali sono state le cause e i danni anche ambientali.
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, chiedono alla Provincia di Firenze di riferire in merito alle dinamiche del rogo, ai danni che il medesimo ha causato allo stabilmento, alla produzione, al lavoro, agli operatori e allo stesso territorio.
La Provincia di Firenze, unitamente al Comune di Tavarnelle Valdipesa, "attivi - l'invito dei consiglieri - tutte le iniziative necessarie e a tutelare e sostenere in termini di salari e redditi gli otto lavoratori del colorificio salvaguardando l’occupazione".
Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"L'azienda di vernici "Belle Arti", stabilimento della zona industriale della Sambuca, in Tavarnelle Valdipesa è stata interessata da un imponente incendio che ha devastato gran parte delle infrastrutture. Da una prima ricognizione dei fatti “…sembra che le fiamme siano partite da una zona esterna dov'erano custoditi degli infiammabili, come vernici e solventi….” poi hanno interessato quasi tutta la fabbrica, “..le squadre - intervenute da Firenze e Siena, ma anche da Petrazzi (Castelfiorentino), da Prato e dall'Aeroporto - hanno affrontato, in tutto e compresa l'ulteriore sorveglianza, ben dieci ore di lavoro….” va da se che sono in corso indagini e perizie, ma i danni sono ingenti.

Secondo i vigili del fuoco, il rogo si è sviluppato nel cortile esterno dell'azienda propagandosi ai locali interni. Sul posto è stato effettuato un sopralluogo dei tecnici Arpat. Arpat ha predisposto tutte le attività di coordinamento con Publiacqua per verificare l’arrivo di acque contaminate dai residui di incendio ed altri prodotti trascinati dalle acque di spegnimento, facendo si che l’acqua contaminata fosse deviato rispetto al corso del fiume Pesa, che scorre nelle immediate vicinanze, per evitare forme di inquinamento del corso d'acqua.

L'azienda di vernici "Belle Arti è un'azienda di primo piano, che produce colori, vernici e smalti molto rinomata anche all’estero i cui prodotti per pittura sono utilizzati anche ad importanti artisti contemporanei, occupa 8 lavoratori e l’imponente rogo che ha reso inagibile lo stabilimento ha aperto subito un problema sociale quale la salvaguardia occupazionale e soprattutto l’attivazione di tutti gli strumenti di sostegno e tutela agli operatori.

La Cgil informa che “… sono stati attivati gli ammortizzatori sociali di prassi in queste circostanze (cassa integrazione ordinaria) per i dipendenti, che potranno contare su un "ponte" salariale in attesa che possa riprendere l'attività, cosa che - la dirigenza aziendale ha assicurato al sindacato avverrà quanto prima…”.

Sta di fatto che nonostante la CIGO in azienda permane una forte preoccupazione da parte dei lavoratori e del sindacato proprio sul versante lavoro, occupazione e salari data la pesante recessione in atto e l’insostenibilità sociale di questa crisi che sta mettendo a dura prova i ceti sociali più deboli.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori del colorificio Belle Arti gravemente danneggiato da un incendio, nel prendere atto che è stata attivata la cassa integrazione ordinaria e che i vertici aziendali hanno rassicurato i lavoratori per una immediata ripartenza delle attività, nel dichiarare il proprio impegno a sostenere in tutte le sedi politiche e istituzionali i percorsi di tutela individuati e necessari chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire sulla vicenda in merito alle dinamiche del rogo, ai danni che il medesimo ha causato allo stabilimento, alla produzione, al lavoro, agli operatori e allo stesso territorio.

Altresì chiediamo di sapere se l’Amministrazione Provinciale, per quanto di sua competenza è stata interessata dal sindacato e dal Comune di Tavarnelle per l’attivazione degli strumenti di sostegno ai lavoratori e per gli aspetti legati alla difesa del suolo.

Altresì chiediamo di sapere i risultati delle indagini di Arpat nonché se la Provincia di Firenze, unitamente al Comune di Tavarnelle sarà interessata alla gestione e lo smaltimento dei materiali di risulta dell’incendio ed altri eventuali provvedimenti che saranno ritenuti necessari con il procedere degli accertamenti e soprattutto cosa intendono fare concretamente i due enti per tutelare – in termini di salari e redditi - gli otto lavoratori del colorificio".

23/09/2013 10.10
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze