PARCO DELL’ARNO: IL PROGETTO VA AVANTI
Presentato lo stato di avanzamento dello studio, fra interventi già attuati e nuove idee per una maggiore vivibilità del fiume
Va avanti il progetto del Parco fluviale dell’Arno. Fra interventi già in corso e nuove idee per una maggiore vivibilità del fiume, questa mattina in Palazzo Medici Riccardi è stato presentato dall’assessore provinciale alla Pianificazione territoriale Tiziano Lepri e dal Segretario generale dell’Autorità di bacino Giovanni Menduni lo stato di avanzamento dello studio. All’incontro sono intervenuti i professori Paolo Canuti e Leonardo Rombai, gli architetti Luigi Ulivieri e Antonello Nuzzo e il dottor Giovanni Malin (che insieme al professor Francesco Gurrieri compongono il comitato tecnico scientifico del Parco), Stefania Gioia dell’Associazione per l’Arno e sindaci ed amministratori dei Comuni rivieraschi interessati al progetto: Firenze, Lastra, Signa, Campi, Scandicci, Bagno a Ripoli, Fiesole, Pontassieve, Pelago, Rignano, Reggello, Incisa e Figline.
“Oggi – ha detto l’assessore Lepri - il progetto del Parco per l’Arno, dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa della scorsa primavera fra tutti i soggetti coinvolti, è al suo primo step importante. Sono stati già acquisiti gli elementi conoscitivi per procedere ed è possibile mettere insieme il lavoro fatto e le iniziative già in corso a livello di singoli Comuni per definire un quadro organico di interventi che trasformino tutta l’asta fluviale, da Figline a Montelupo”.
In questo quadro di interventi rientrano i molti lavori di manutenzione delle sponde, le sperimentazioni e gli studi di navigabilità del fiume, le molte iniziative per creare accessi e percorsi pedonali e ciclabili che rendano le rive ripulite e risistemate agevolmente impiegabili per varie attività.
E in prospettiva si parla anche di usi idroelettrici attarverso l’istallazione di piccole centrali e si valutano già soluzioni per formare e rendere disponibili squadre di manutentori esperti, coinvolgendo eventualmente cooperative sociali e volontari.
“La qualità della manutenzione – ha rilevato Lepri – è importantissima anche perché attraverso di essa vengono responsabilizzati i cittadini, che oltre ad essere gli utilizzatori dell’Arno sono i primi manutentori, se considerano il corso d’acqua un’opportunità e un bene comune da difendere”.
“Il Parco – ha aggiunto il professor Menduni – è un importante passo per avvicinare la gente al suo fiume, in una prospettiva unitaria dell’Arno, sia per la riduzione del rischio idraulico sia per la valorizzazione del sistema delle risorse paesistiche, naturali, ambientali, storiche, culturali e architettoniche”.
“L’impegno per l’Arno – ha infine detto Lepri ai sindaci – è centrale nel programma di legislatura della Provincia, che lo considera un elemento basilare per il rafforzamento dell’identità storica e territoriale e per lo sviluppo”.