OTTANTADUE ALLOGGI A SAN SALVI
Il Consiglio provinciale, con il no del Prc, approva la realizzazione di abitazioni per universitari
Approvata con 28 sì (Maggioranza e Casa delle Libertà) e tre no (Rifondazione Comunista) la delibera dell’assessore all’edilizia Massimo Masi sulla concessione di diritto di superficie per 30 anni su un terreno destinato a residenza universitaria all’interno dell’area di San Salvi a Firenze. “Il terreno – ha spiegato l’assessore Masi – sarà utilizzato dall’Università di Firenze per la costruzione di 82 alloggi per studenti con il contributo dello Stato. L’operazione è nata i primi mesi del 2001 e, finita la concessione, l’immobile tornerà di proprietà della Provincia”. Ragazzo (Verdi) ha precisato di essere a favore per quanto riguarda questi alloggi per studenti ma contrario sul resto del progetto: “Abbiamo proposto a San Salvi una piazza con una statua dedicata a Dino Campana, di ridurre i posti macchina previsti, la costruzione di piste ciclabili e di spazi per forme espressive oltre – ha concluso Ragazzo – ad un recupero delle aree verdi”. Negativo il giudizio di Rifondazione Comunista: “Si tratta di un’operazione che stravolge l’utilizzo e l’unitarietà di questo territorio e di questo parco. Riteniamo che l’area di San Salvi – ha ribadito Targetti – debba prevedere funzioni molteplici: luoghi di aggregazione, per lo sport, per il verde pubblico, per servizi socio sanitari ed anche residenziali: ma pensiamo ad una residenza di tipo diverso, non privata”. Per Lensi (FI) “Firenze è una città dove c’è un assoluto problema di alloggi per studenti ed i prezzi lievitano di anno in anno. Il progetto – ha aggiunto Lensi – mi sembra che punti a sensibilizzare questo problema. Sugli altri problemi che noi solleveremo questioni”. Anche Romei (Ds) ha ricordato che “La delibera dà la possibilità all’Università di realizzare alloggi per studenti. Questo provvedimento è importante – ha aggiunto Romei – e dà una risposta a tanti giovani che hanno bisogno di studiare ed hanno bisogno di alloggi”. Anche Panerai (Ds) ha ricordato che l’atto mira ad “Edificare un’area pubblica all’interno della città e di salvarla dalla fatiscenza. Per fare questo occorrono capitali non indifferenti – ha sottolineato Panerai – e la scelta è stata quella di attivare sinergie con i privati”. Calò (Prc) ha ribattuto che “Si tratta di una operazione speculativa che passa attraverso uno scambio tra quelli che sono i bisogni sociali a cui si dà poca risposta e una parte di profitti a cui invece si dà una risposta molto ampia”. Infine Nascosti (An) che ha confermato l’intendimento di “Rafforzare e rendere disponibili interventi di edilizia volti al contenimento della domanda di abitazioni. Un’importante area della città – ha concluso Nascosti – viene messa a disposizione per gli alloggi”.
02/11/2004 10.40