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CASSA INTEGRAZIONE, "MANCA RADIOGRAFIA DEL TERRITORIO PROVINCIALE"
Dati sull'Empolesa Valdelsa, ma Rifondazione comunista chiede alla Provincia di aggiornare il quadro

Sbloccati i fondi per cassa integrazione e mobilità in deroga da parte della Regione Toscana, in attesa che venga firmato in tempi rapidi il decreto con la ripartizione dei 500 milioni stanziati qualche settimana fa dal Governo per gli ammortizzatori sociali un deroga. "Una situazione drammatica e fortemente punitiva per migliaia di lavoratori espulsi dai settori produttivi", sostengono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi.
Sarebbero oltre 500 i lavoratori nel Circondario Empolese Valdelsa, che sono in arretrato mentre manca una quantificazione più dettagliata su tutto il territorio provinciale. Rifondazione comunista, nel ribadire che occorre senza alcun indugio approvare una seria riforma degli ammortizzatori che dia risposte alla inefficacia della deroga e che includa chi oggi è fuori dal sistema degli ammortizzatori, nel ritenere determinante che il Governo assicuri le risorse per il 2013 e metta in legge di stabilità quelle per il 2014, chiede alla Provincia di Firenze che venga quantificato il disagio, le criticità e messi a punto i necessari interventi di sostegno e tutela ai lavoratori.
Presentata una domanda d'attualità in Provincia. Di seguito il testo.

"Sono circa 850 le richieste di cassa integrazione e mobilità in deroga che vengono sbloccate dalla Regione Toscana a seguito della definizione, a livello nazionale, dei meccanismi di riparto delle risorse non utilizzate e quindi ancora disponibili, sulla base dello scarto fra le ore di cassa autorizzate dalle da di attualità Regioni e quelle effettivamente erogate da Inps.
Per la Toscana si tratta di 14 milioni che vanno ad aggiungersi agli stanziamenti gia` previsti e che permetteranno così` di rispondere a richieste di cassa integrazione o mobilita' in deroga pervenute entro meta' aprile, per complessivi 4.200 lavoratori.
L'assessore Regionale auspica che venga firmato in tempi rapidi il decreto con la ripartizione dei 500 milioni stanziati qualche settimana fa dal Governo per gli ammortizzatori sociali un deroga. La quota che spetterà alla Toscana è pari a poco più di 33 milioni. Una volta siglato il decreto, ed avuto il via libera da INPS, potremo procedere con la trasmissione di ulteriori 3.400 istanze, pervenute entro la metà di giugno, tra Cig e mobilità che coinvolgono circa 13 mila lavoratori.
La Regione Toscana rivendica che tale assegnazione possa avvenire contemporaneamente all'inizio dei pagamenti dei 14 milioni, in modo tale da poter procedere alla formalizzazione di ulteriori decreti. Purtroppo però questo potrebbe dare risposta alle richieste pervenute fino a metà giugno. Rimangono comunque scoperte tutte le richieste pervenute da fine giugno ad oggi. Resta perciò indispensabile un ulteriore finanziamento degli ammortizzatori in deroga, in modo da coprire tutta la seconda parte del 2013 in Toscana come in altre Regioni, venendo così incontro a bisogni fondamentali di migliaia di lavoratori.
Come avevamo previsto lo stanziamento delle nuove risorse sulla cassa in deroga di 500 milioni a livello nazionale ( forse 30 milioni in Toscana) non copriranno nemmeno tutte le domande pervenute fino ad oggi, rimaniamo in attesa di una riforma complessiva dello strumento che attraverso un contributo anche del sistema delle imprese possa garantire universalità di diritti a tutti lavoratori.
La situazione rimane critica in tutta la Provincia di Firenze dove sono tantissimi i lavoratori con la cassa integrazione in deroga che grazie a questo sblocco di fondi arrivati ieri grazie alla Regione e con i nuovi fondi previsti dal decreto del governo (che deve essere comunque ancora firmato) probabilmente arriveranno a percepire gli arretrati fino a giugno.
Un esempio sono oltre 500 i lavoratori nel Circondario Empolese Valdelsa, che sono in arretrato con le indennità da marzo, con lo sblocco delle risorse “…. probabilmente si arriverà a coprire il periodo fino a giugno….” Dalla CGIL Camera del lavoro di Empoli affermano “…siamo a mettere pezze questi soldi se pur importanti non bastano, ci vogliono nuovi rifinanziamenti. E poi siamo in attesa di capire cosa succede l'anno prossimo…”.
Dunque una situazione delicata, complessa e per molti versi esplosiva dal punto di vista sociale che vede tantissimi lavoratori sotto attacco proprio sul versante dei diritti in un momento in cui la recessione continua a colpire duro e a far aumentare indigenza e precarietà.
Inoltre c’è un altro dato allarmante in tutta la Provincia di Firenze, la crisi non si ferma e sono tantissime le aziende che ricorrono al sistema degli ammortizzatori con istituti che attendono di essere rifinanziati (vedi il caso dei contratti di solidarietà).
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
nel ribadire che occorre senza alcun indugio approvare una seria riforma degli ammortizzatori che dia risposte alla inefficacia della deroga e che includa chi oggi è fuori dal sistema degli ammortizzatori,
nel ritenere determinante che il Governo assicuri le risorse per il 2013 e metta in legge di stabilità quelle per il 2014
a fronte dell’aumento del disagio lavorativo, della precarizzazione salariale e occupazionale in drammatico aumento in tutti i territori
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire quanti sono i lavoratori con la cassa integrazione in deroga che sono in attesa di ricevere le mensilità specificando le zone geografiche di provenienza e i settori, quanti sono i lavoratori delle aziende in crisi che sono fuori dal sistema degli ammortizzatori e quanti sono le richieste di cassa integrazione e mobilità in deroga che sono state sbloccate dalla Regione Toscana sul nostro territorio provinciale.
Infine chiediamo di sapere che cosa succede nella Provincia di Firenze per l’altro semestre in cui manca la copertura economica sulla cassa in deroga e cosa intende fare l’Amministrazione Provinciale unitamente ai comuni colpiti dalla crisi per sostenere e tutelare quelle migliaia di lavoratori in stato di precarietà".

07/10/2013 12.24
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze