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BRUSCHETO, RIFONDAZIONE: "COUPE DE THEATRE SUL PONTE DI ANNIBALE"
I consiglieri provinciali Calò e Verdi: "La Provincia di Firenze illustri nei dettagli il progetto"

"Mancato ripristino" del Ponte di Annibale, a Bruscheto, fra Incisa e Reggello. "Coup de théâtre sul mancato recupero del Ponte di Annibale - ironizzano per Rifondazione comunista i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi - La Provincia di Firenze tira fuori dal cilindro, dopo le pessime performance gestionali, un nuovo progetto: sarà quello buono? Dopo le denunce fatte da quotidiani, cittadini e Rifondazione comunista la Provincia di Firenze annuncia l’esistenza di un nuovo progetto di recupero (del quale sembra in via di aggiudicazione definitiva) dell’antico viadotto, che passa dalla realizzazione di una serie di mini centrali idroelettriche che la Provincia intende realizzare nell'Arno fra Bruscheto e Signa". Il progetto sembra avvalersi di un project financing da 100 milioni.
Rifondazione comunista, nell’auspicare che questa volta, diversamente da quanto accaduto nel 2005, "l’Amministrazione provinciale sia più seria, corretta e coerente con gli impegni dichiarati chiede al Presidente della Provincia di Firenze di illustrare questo nuovo progetto, gli enti coinvolti, il projet financing, i tempi e le risorse complessive occorrenti, chiarendo in modo inequivocabile tutti gli atti e decisioni che verranno assunte affinché questo antico ponte sia reso nuovamente funzionante e adeguatamente protetto e valorizzato unitamente al resto delle opere ad esso connesso (l’antico Mulino)".
Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Coup de théâtre sul mancato recupero del Ponte di Annibale, la Provincia tira fuori dal cilindro del cappello, dopo le pessime performance gestionali, un nuovo progetto: sarà quello buono?
Il 3 ottobre abbiamo presentato una interrogazione che riguardava il mancato ripristino del Ponte di Annibale, a Bruscheto, fra Incisa Valdarno e Reggello.

Il Ponte di Annibale, a Bruscheto, fu investito dalla piena dell'Arno del 1966 (l'arcata centrale ha ceduto sotto l'impeto di una cisterna trasportata dalla corrente) e da quel momento la preziosa “infrastruttura” non è mai recuperata nonostante qualche aleatorio progetto.

Il ponte di Annibale è un antico ponte composto da quattro campate direttamente appoggiate su affioramenti di roccia e lungo circa 20 metri. Di origini molto antiche, il ponte è probabilmente di epoca romana e reca, attualmente, caratteri stilistici tipici dell’epoca tardomedievale. Era stato costruito per attraversare l’Arno in uno dei punti più favorevoli di tutto il suo corso all’interno del territorio fiorentino. Sembra che sia stato attraversato dall’esercito di Annibale lungo il percorso di avvicinamento a Roma che lo portò dal Trebbia al Trasimeno.

Un intervento atteso, richiesto e oggetto di attenzione e tante sollecitazioni da parte dei cittadini che ne domandavano la ristrutturazione e il recupero funzionale.
L’interrogazione prendeva le mosse da un articolo sul quotidiano La Nazione, che riproponeva l’annosa questione attraverso questa volta la presa di posizione di un giornalista francese, Didier Montironi, che durante un' escursione lungo l'Arno ha "scoperto" il ponte e verificate le sue pessime condizioni e l’avanzato stato di degrado ha scritto una lettera indirizzata al Presidente della Provincia, al Sindaco di Firenze e a quelli di Reggello e Incisa ( i tre enti facevano parte di un protocollo d’intesa siglato nel 2005 i quali si erano impegnati a recuperare il Ponte e anche l’adiacente Mulino di Bruscheto realizzando così un’occasione di valorizzazione turistica e culturale del contesto circostante, anche nella prospettiva di inserirsi nel circuito delle piste ciclabili dell’Arno).

Alla missiva indirizzata alle istituzioni, ha quanto è dato sapere, avrebbe risposto solo il Sindaco di Incisa.

Dopo la firma del protocollo del progetto di recupero se ne è perso qualsiasi traccia, fino ad arrivare al report del quotidiano La Nazione che ne ripropone l’attualità e l’urgenza.

A seguito di detta segnalazione Ridondazione Comunista presentò due interrogazioni una alla Provincia di Firenze e l’altra al Comune di Reggello con le quali si chiedeva di riferire sulla situazione di degrado al Ponte di Annibale, e sui motivi per i quali non erano mai iniziati gli interventi di recupero annunciati a dicembre 2005 e che fine aveva fatto il progetto a suo tempo annunciato ivi compreso le risorse individuate.

In data odierna è sempre lo stesso quotidiano La Nazione che ritornando sullo stesso argomento riporta le dichiarazioni dell’Assessore Provinciale all’Ambiente che rispondendo alle sollecitazioni del giornalista parigino e non alle nostre (vedi interrogazione a risposta scritta del 3.10.2013)dichiara che “…il risanamento del Ponte di Annibale passa attraverso un progetto che prevede una serie di mini centrali idroelettriche che la Provincia intende realizzare nell'Arno fra Bruscheto e Signa, tredici briglie che sfruttando le pescaie del fiume produrranno energia elettrica. Sul piano operativo siamo all'aggiudicazione definitiva del progetto…” l’articolo inoltre continua ….”… forse sarà proprio il progetto delle `centratine', un project financing da 100 milioni assegnato al "Gruppo Tato", a dare l'impulso per un rilancio.annunciato, la prima fase sarà compiuta entro l'anno. ….”.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista

in relazione alla situazione di degrado e fatiscenza in cui versa il Ponte di Annibale, a Bruscheto e ai mancati interventi di recupero effettuati dalla Provincia di Firenze e Comuni di Reggello e Incisa Valdarno,

nell’apprendere con soddisfazione che il recupero e risanamento dell’antico viadotto verrà effettuato dalla Provincia di Firenze con un nuovo progetto che prevede una serie di mini centrali idroelettriche, oggetto di un project financing da 100 milioni

nell’auspicare che questa volta, diversamente da quanto accaduto nel 2005, la Provincia di Firenze sia più seria, corretta e coerente con gli impegni dichiarati

chiedono di nuovo al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su questo nuovo progetto, sugli enti coinvolti, sull’esistenza di un project financing da 100 milioni, sui tempi e le risorse complessive occorrenti, chiarendo in modo inequivocabile tutti gli atti e decisioni che verranno assunte affinché questo antico ponte sia reso nuovamente funzionante e adeguatamente protetto e valorizzato unitamente al resto delle opere ad esso connesso (l’antico Mulino)".

14/10/2013 11.52
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze