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CRISI DEL COTTO, "FARE RADIOGRAFIA DELLA SITUAZIONE"
Richiesta dei consiglieri di Rifondazione comunista alla Provincia di Firenze

Crisi del comparto del cotto. Il 16 ottobre è stato convocato in Provincia a Firenze un incontro tra l’Amministrazione Provinciale, i Sindaci di Impruneta e di Greve in Chianti, i rappresentanti dei produttori ed i sindacati, al fine di rilanciare la produzione e individuare nuove strategie di marketing e maggiore competitività. Rifondazione comunista, nel ribadire la propria solidarietà alle centinaia di lavoratori espulsi dalla produzione richiede che il tavolo interistituzionale, "affronti anche l’aspetto occupazionale, la forte precarizzazione subita da centinaia di lavoratori del settore privi in molti casi degli ammortizzatori sociali e di adeguate forme di tutele e sostegno".
L’obiettivo dichiarato del tavolo è quello di arrivare a una stesura di un disciplinare del brand 'Cotto dell'Impruneta' della rilevanza del marketing, consorziando i produttori sotto l'egida degli enti locali. Oltre a conoscere l’esito del tavolo, Rifondazione richiede di sapere quanti sono i lavoratori che sono già coinvolti in processi di cassa integrazione e o in mobilità sul settore del cotto nell’area del Chianti e se le Amministrazioni Locali a partire dalla Provincia di Firenze, hanno intenzione di predisporre un apposito fondo anticrisi a sostegno e tutela delle centinaia di lavoratori "massacrati dalla pesante crisi recessiva e dalla chiusura di molte aziende".
Presentata in Provincia di Firenze una domanda d'attualità. Di seguito il testo del documento.

"Crisi del comparto del cotto: il 16 ottobre è stato convocato in Provincia a Firenze un incontro tra l’Amministrazione Provinciale, i Sindaci di Impruneta e di Greve in Chianti, i rappresentanti dei produttori ed i sindacati. Obbiettivo dichiarato è quello di riuscire a “….mettere a fuoco le strategie che possono essere utilizzate per rilanciare una grande eccellenza toscana come il cotto imprunetino. Sul tavolo ovviamente ci sarà la questione del disciplinare che protegga la produzione stabilendo parametri di qualità e di provenienza della materia prima perchè un determinato prodotto possa fregiarsi del titolo di "Cotto dell'Impruneta” cercando altresì di superare storiche divisioni…”.

Attorno al tavolo interistituzionale con le parti sociali oltre al rilancio della produzione, marketing e della competitività sarà affrontato anche l’aspetto occupazionale e la forte precarizzazione subita da centinaia di lavoratori del settore. Come non ricordare il dramma della fine proroga della CIG per il lavoratori del cotto Fiorentino che è avvenuta lo scorso 23 settembre. Prima di quella vicenda i lavoratori delle manifatture Il Ferrone, Il Palagio sul Comune di Impruneta di proprietà del Gruppo Vivaterra spa, azienda con sede a Greve in Chianti, avevano svolto un presidio proprio sotto la Prefettura a Firenze per richiamare le imprese a recuperare un profilo di maggiore responsabilità sociale e le istituzioni a intervenire in un settore in crisi, spesso dimenticato o relegato a semplice vetrina individuando reali strumenti di sostegno e tutela verso il lavoro, salari e i redditi.

Rifondazione Comunista di fronte ad una catastrofe annunciata ha più volte evidenziato , l’impotenza e il silenzio delle amministrazioni comunali di Impruneta e Greve sulle quali insistono insediamenti produttivi storici, usati spesso come fiore all’occhiello ma prive di una relazione, di un progetto di interscambio e soprattutto di governance. Proprio in occasione della vicenda dei lavoratori delle manifatture Il Ferrone e il Palagio avevamo richiesto che fosse composto un tavolo Regionale e una cabina di regia sul comparto del cotto, partendo dalla Provincia di Firenze e tutti i comuni del Chianti, ricordando agli stessi comuni di trovare anche nuovi strumenti per condizionando le cave di estrazione delle terre di argilla di cui sono cessionarie capaci di rilanciare lavoro e occupazione sul proprio territorio.

Apprendiamo dunque che il 16 ottobre al tavolo provinciale le amministrazioni locali, imprese e organizzazioni sindacali hanno l’opportunità a fronte di una gravissima crisi economica e sociale del settore di scrivere un capitolo completamente nuovo nella secolare storia della produzione di cotto, partendo dalla possibile stesura di un “…disciplinare del "brand" Cotto dell'Impruneta della rilevanza del marketing, consorziando i produttori sotto l'egida degli enti locali….”.

Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista

nel ribadire la propria solidarietà ai lavoratori del settore del cotto dei comuni coinvolti e il pieno sostegno politico e istituzionale alle vertenze sindacali aperte, nel ritenere l’incontro interistituzionale del 16 ottobre un occasione reale di lavoro tra amministrazioni pubbliche, imprese e sindacati per affrontare la crisi del settore del cotto

chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sugli esiti del tavolo, sul possibile disciplinare, sulle proposte inerenti il rilancio della produzione, gli investimenti e di nuove linee di marketing, la ricaduta occupazionale e il contrasto alla precarizzazione dei lavoratori.

Altresì chiediamo di sapere quanti sono i lavoratori che sono già coinvolti in processi di cassa integrazione e o in mobilità sul settore del cotto nell’area del Chianti e se le Amministrazioni Locali a partire dalla Provincia di Firenze, unitamente ai Comuni di Impruneta e Greve in Chianti hanno intensione di predisporre un apposito fondo anticrisi a sostegno e tutela delle centinaia di lavoratori massacrati dalla pesante crisi recessiva e dalla chiusura di molte aziende".

14/10/2013 12.24
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze