FIRENZE FIERA, RIFONDAZIONE: "COSA DICE LA PROVINCIA DEI LICENZIAMENTI?"
Per i consiglieri provinciali Calò e Verdi si deve fermare "la sciagurata scelta di andare avanti con gli esuberi annunciati"
Licenziamenti a Firenze Fiera. Il Cda della società ha approvato un nuovo piano di “risanamento” che confermerebbe 13 esuberi su 41 dipendenti e un aumento di capitale di 18 milioni di euro mentre è in corso una trattativa nella quale i sindacati hanno chiesto la revoca dei licenziamenti. "A quanto è dato sapere - dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - il piano verrà presentato ai soci, il 29 ottobre". Si confermerebbe "la sciagurata scelta di andare avanti con i licenziamenti annunciati".
Rifondazione comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e il pieno sostegno alla vertenza, chiede con una domanda d'attualità al Presidente della Provincia di Firenze di riferire sulla situazione dell’ente dal punto di vista economico- gestionale, sul piano approvato dal CdA l’11 ottobre, sui motivi per i quali detto piano continua ad insistere sui licenziamenti, sull’annunciato aumento di capitale di 18 milioni di euro, sull’andamento della trattativa sindacale, sul piano industriale.
Altresì "chiediamo di sapere qual è la posizione che l’Amministrazione provinciale intende assumere nell’assemblea dei soci prevista per il 28 ottobre dove il CdA in modo irresponsabile conferma il pacchetto dei licenziamenti".
Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.
"Licenziamenti a Firenze Fiera, il CdA della società — che riunisce Palazzo dei congressi, Palazzo degli Affari e Fortezza da Basso e che si occupa della gestione di eventi fieristici e congressuali di promozione economica e sociale ed ogni altra attività ad essa affine — ha approvato un nuovo piano di “risanamento” dopo aver comunicato alle rappresentanze sindacali l’attivazione della procedura di mobilità per tredici dei quarantuno dipendenti della struttura e alla propria indisponibilità ha non rinnovare il contratto integrativo.
Il provvedimento di mobilità interesserebbe l’amministrazione, l’area tecnico, immobiliare e commerciale.
Firenze Fiera è una società a partecipazione prevalentemente pubblica, con all’interno Regione Toscana (31,85% delle quote), Camera di Commercio (28,66%), Provincia di Firenze (9,28%, in via di dismissione), Comune di Firenze (9,22%) ed una serie ulteriore di soci con quote minori.
Come sappiamo le organizzazioni sindacali a seguito del piano antisociale proposto dal CdA hanno proclamato lo stato di agitazione e hanno respinto l'attivazione della procedura di mobilità per 13 dei 41 dipendenti. Durissimo è stato il giudizio espresso sulla gestione della Spa risultata approssimativa e superficiale, scarsamente credibile sul piano della programmazione degli eventi fieristici e priva di un serio piano industriale sostenuto da importanti ed indispensabili investimenti economici.
Il 1 ottobre si è tenuto un incontro in Regione Toscana dove le organizzazioni sindacali hanno chiesto il ritiro della procedura di mobilità, richiesto la presentazione di un piano industriale e ripristinato un tavolo aziendale, dei cui esiti non è dato ancora sapere.
Infine l’11 ottobre si è tenuto il CdA che conferma “…i tredici esuberi su 41 dipendenti, un aumento di capitale di 18 milioni di euro…” mentre sugli “… esuberi è in corso una trattativa…”.
Da parte nostra abbiamo piùà volte evidenziata la gestione scriteriata dell’Ente, invitando il Cda a rivedere le decisioni assunte, a revocare i tagli sul personale predisponendo un piano di rilancio del polo fieristico fiorentino in grado di valorizzare il lavoro e le aspirazioni della città.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Firenze Fiera e il pieno sostegno alla vertenza,
nell’apprendere che il CdA ha approvato un piano, che a quanto è dato sapere verrà presentato ai soci, il 29 ottobre e che in detto piano viene confermata la sciagurata scelta di andare avanti con i licenziamenti annunciati,
in considerazione del fatto che il piano approvato dal CdA verrà discusso con i soci e che tra gli stessi soci attualmente risulta ancora essere la Provincia di Firenze,
nel prendere atto che è in corso una trattativa sindacale,
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire sulla situazione dell’ente dal punto di vista economico- gestionale, sul piano approvato dal CdA l’11 ottobre, sui motivi per i quali detto piano continua ad insistere sui licenziamenti, sull’annunciato aumento di capitale di 18 milioni di euro, sull’andamento della trattativa sindacale, sul piano industriale.
Altresì chiediamo di sapere qual è la posizione che l’Amministrazione provinciale intende assumere nell’assemblea dei soci prevista per il 28 ottobre dove il CdA conferma il pacchetto dei licenziamenti e quali iniziative verranno assunte dalla Provincia di Firenze tenutaria di una quota di partecipazione dell’ente fieristico affinché prevalga nel Consiglio di amministrazione la decisione di rivedere i licenziamenti, rideterminando un profilo più alto sulla gestione che salvaguardi l’attuale dato occupazionale e rilanci nel suo insieme l’ente".