PIRELLI, LO STATO DELLA STEEL CORD IN VALDARNO
Punto della situazione in Provincia di Firenze con il Presidente e assessore al Lavoro Andrea Barducci. Risposta a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista
La Pirelli di Figline produce cordicella metallica per pneumatici ed occupa nello stabilimento valdarnese quasi 400 lavoratori. Sulla situazione della Pirelli il capogruppo di Rifondazione comunista aveva presentato una domanda d'attualità insieme a Lorenzo Verdi. Ha risposto in Consiglio il Presidente della Provincia di Firenze e assessore al Lavoro Andrea Barducci.
Il settore cordicella metallica ('Steel Cord') del Gruppo Pirelli vede il suo Centro direzionale a Figline e la produzione suddivisa in 5 stabilimenti fra Italia (Figline), Turchia, Germania, Brasile e Romania (lo stabilimento più recente). Il prodotto viene venduto anche ad importanti concorrenti come Goodyear e Continental.
Più volte negli ultimi anni, le Istituzioni (Regione, Provincia e Comune di Figlie Valdarno) si sono occupate della Pirelli, soprattutto per monitorare situazioni di potenziali crisi interne e per scongiurare rischi di indebolimento produttivo ed occupazionale dello stabilimento valdarnese, chiedendo rassicurazioni e impegni alla proprietà.
Nel 2010 l’azienda ha avviato una procedura di mobilità per 44 addetti (di cui 42 in produzione) in qualità di esuberi strutturali, su base volontaria, poi modificata durante la fase sindacale per 38 lavoratori con priorità per i dipendenti pensionabili.
A metà maggio la direzione della Pirelli ha incontrato le organizzazioni sindacali a cui ha comunicato che la produzione della cordicella metallica per pneumatici non rientra più fra le eccellenze della azienda e ha annunciato di aver dato un incarico alle banche per la ricerca di nuovi partner per continuare a produrla.
Successivamente ci sono stati in Regione incontri con le organizzazioni sindacali, la Rsu della Pirelli e la Direzione.
In particolare all’incontro dello scorso 4 luglio a cui la Provincia era presente insieme all’Assessore Simoncini e al Sindaco di Figline Nocentini, la parte pubblica ha chiesto, senza purtroppo ottenerle, garanzie circa la salvaguardia del mantenimento occupazionale e della dimensione strategica dello stabilimento.
La Provincia di Firenze si è attivata congiuntamente alla Regione e al Comune per la creazione di un Tavolo presso il Ministero dello sviluppo economico e per monitorare gli sviluppi in merito al futuro dello stabilimento di Figline Valdarno e dei 390 lavoratori impiegati nel sito.
Il 4 ottobre c’è stato un primo incontro delle organizzazioni sindacali a Montecitorio con l’On. Cesare Damiano (Presidente Commissione Lavoro Camera dei Deputati) che si è impegnato a seguire direttamente il Tavolo da attivare presso il Ministero per lo Sviluppo Economico.
Barducci trova saggia l'apertura di un tavolo nazionale per una vertenza che non può restare in capo ad enti locali. Importante che vi sia una dimensione di gruppo che sia monitorata e affrontata. "Colgo con soddisfazione l'impegno dell'onorevole Damiano - ha detto il Presidente - Mi auguro che questo confronto già avviato fra le parti possa consentire una risposta positiva per uno stabilimento che ha buone condizioni di produttività. Le strategie aziendali possono anche modificarsi ma non per mettere a repentaglio il lavoro di così tante persone. Resta per noi importante il fatto che fra i punti che dovranno essere sottolineati e affrontati vi sia la clausola sociale, per salvare l'occupazione"
"Francamente - ha commentato per Rifondazione Andrea Calò - non mi entusiasma l'entrata in scena di alcuni parlamentari. Tuttavia bisogna fare pesto. Presto arriveranno le offerte delle multinazionali e bisogna essere già pronti. Questa è una vertenza che seguiamo minuziosamente. Tutto il Valdarno è in fibrillazione perché Pirelli vuole dire anche un indotto consistente. Condividiamo l'azione del Presidente Barducci".