PROVINCE, GIUNTI: "FINTE RIFORME. CON L'ABOLIZIONE CI RIMETTERANNO CITTADINI E COMUNI"
Summit a Firenze. Il Presidente dell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi: "Aggressione mediatica, mentre languono servizi necessari. Le Città metropolitane? Sì, se saranno legittimate dal voto"
Province eliminate? Comuni più deboli con forme di nuovo centralismo che li mortificheranno.
"I consiglieri dei Comuni che fanno parte di una provincia dovrebbero rendersi conto che se il disegno di legge sulle Province e le Città metropolitane sarà applicato così come concepito, i loro territori saranno indeboliti nella rappresentanza: emergerà solo chi è più forte", spiega il Presidente del Consiglio provinciale Piero Giunti, aprendo un confronto a Firenze, nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, a cui prendono parte il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e i Presidenti delle Giunte e delle Assemblee delle Province che dovrebbero diventare Città metropolitane, insieme al Presidente dell'Upi Saitta.
"E' stato operato un bombardamento mediatico scaricando sulle Province responsabilità di spese dissipate che esse non hanno, mentre a livelli di Ministeri come anche negli altri enti locali è stato fatto molto poco - continua Giunti - Il risultato? Tagli che hanno inciso sui servizi erogati dalle Province, per la manutenzione delle scuole e per l'assetto idrico".
Giunti sottolinea anche due altri aspetti: "Quando è stata resa nota la sentenza della Corte Costituzionale che bocciava la riforma del Governo Monti, i fautori della soppressione delle Province non hanno nemmeno atteso di leggerne le motivazioni che mettevano in guardia sul caos istituzionale. Ci vuole un livello intermedio autorevole, di primo grado, legittimato per questo dagli elettori. Altrimenti, come decideranno i consiglieri delegati dei Comuni in ordine a temi sensibili, come i termovalorizzatori, se toccheranno il territorio di loro riferimento".
"Non è accettabile - conclude Giunti - quanto hanno dovuto sopportato i dipendenti dei nostri Enti, professionisti qualificati che sono stati aggrediti dalle presunte riforme, che per i tagli di spesa non vedono il loro lavoro riconosciuto adeguatamente e che però hanno continuato ad attivarsi in tutte le situazioni, come nell'emergenza maltempo che ha funestato il territorio fiorentino in questi giorni".