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MALTEMPO A PONTEROSSO, "NON SCARICARE RESPONSABILITA'"
Interrogazione urgente a risposta scritta dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista sull'evento alluvionale di Ponterosso

Alluvione a Ponterosso (Figline Valdarno) "ennesimo esempio di cattivo governo del territorio, di assenza di buone pratiche e di atti concreti di difesa del suolo, di riduzione del rischio idrogeologico, di messa in sicurezza e prevenzione sul territorio". "Pretestuoso e specioso", per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "il tentativo messo in essere dal Comune di Figline di attribuire le proprie manchevolezze ad altri". La ricerca di un capro espiatorio su cui scaricare immediatamente le responsabilità "non è una modalità che ci piace, soprattutto quando sia il Comune che la Provincia di Firenze annoverano tra le proprie competenze la difesa del suolo". Rifondazione comunista in relazione all'evento in questione chiede al Presidente della Provincia di Firenze, con un'interrogazione urgente a risposta scritta, di riferire in modo dettagliato sui motivi che hanno causato il fatto alluvionale, gli esiti dei sopralluoghi e quando sono stati effettuati, "specificando le proprie le competenze e individuando le responsabilità". Di seguito il testo del documento.

"Sosteniamo da tempo che gli eventi disastrosi accaduti in questi giorni, non siano dovuti alla casualità ma soprattutto alla mancanza di governo del territorio, di buone pratiche e di atti concreti di difesa del suolo, di riduzione del rischio idrogeologico, di messa in sicurezza e prevenzione sul territorio.
Queste cattive pratiche di governo esercitate dai Sindaci si saldano con i cambiamenti climatici e la
forte ed inarrestabile cementificazione.
Le tempeste, con bombe d’acqua di notevole intensità, i temporali, nubifragi alluvioni in tutta la provincia di Firenze, non sono più gestibili sempre e soltanto a posteriori come emergenze ma necessitano , in quanto oramai strutturali e ripetibili in relazione all’esistente consumo di suolo.
Sulle alluvioni che stanno devastando Figline Valdarno e creando danni e disagi incalcolabili ai cittadini il Comune ha richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale mentre nella data di ieri 23 ottobre, si è tenuto il primo sopralluogo dei funzionari del dipartimento di Protezione Civile del Ministero, della Regione Toscana e della Provincia di Firenze per verificare , le cause , gli effetti e i danni delle esondazioni e monitorare lo stato in cui versano i torrenti Ponterosso, Cerviano, e Cesto.
Si tratta di un atto dovuto anche se tardivo che non cancella quello che è accaduto e che se non adeguatamente contrastato rischia di ripetersi.
Mentre sulla vicenda di S. Biagio e sulle cause che avrebbero determinato l’alluvione, tra le quali un cantiere non correttamente eseguito sulla variante di Via Grevigiana abbiamo presentato una interrogazione al fine di appurarne la veridicità e individuare le responsabilità ivi compreso doli, ora scoppia il caso del ponte sul torrente che scorre in via Norcenni a Figline Valdarno.
Si tratta di un ponte privato e autorizzato del quale il Sindaco di Figline Valdarno, con molta disinvoltura, lo indica come “…una delle cause dell'esondazione del Ponterosso e dei danni provocati in parte della città….”.
La ricerca di un capro espiatorio su cui scaricare immediatamente le responsabilità non è una modalità che ci piace, soprattutto quando sia il Comune che la Provincia di Firenze annoverano tra le proprie competenze la difesa del suolo che si esplica attraverso una attività tecnica vera e propria ed un'attività tecnico-amministrativa.
La prima consiste nella progettazione ed esecuzione di opere idrauliche, la seconda consiste nel rilascio di pareri su progetti di altri Enti, autorizzazioni idrauliche per tutti gli interventi negli alvei dei fiumi (R.D. 523 / 1904); vigilanza sui corsi d'acqua e sul territorio ad essi pertinente, in particolare servizio in caso di piena, polizia idraulica ed in particolare accertamento di contravvenzioni alla normativa in materia di acque pubbliche.
E’ del tutto evidente che il suddetto ponte, realizzato nel 1968, ha avuto tutto il tempo di essere verificato autorizzato ed eventualmente rimosso e hanno dunque ragione i privati a contestare il trasferimento delle inadempienze che con molta fretta il Sindaco tende a scaricarle..
Infatti nel novembre 2007 l'amministrazione Comunale di Figline, sollecita una proposta di modifica in cui si parla di: "una nuova strada pubblica da realizzarsi parallela alla strada comunale di Norcenni, in riva destra del borro di Ponterosso, in località Le Buche. La nuova strada pubblica si rende indispensabile e necessaria per le opere di messa in sicurezza del Borro di Ponterosso, nello specifico per collegare il nuovo ponte realizzato in località Le Buche e da qui dare accesso al complesso edilizio a valle, in riva destra, di proprietà Righi; ciò permetterà di demolire l'attuale ponte di fronte a tale complesso che lo collega con la via comunale di Norcenni e che, scavalcando il Borro di Ponterosso, determina un rischio idraulico in quanto la portata di deflusso è insufficiente a garantire il corretto scorrimento delle acque in occasione di piene duecentennali ricorrenti".
Il problema dunque era noto e le responsabilità vanno trovate soprattutto in chi in questi anni ha completamente abbandonato la pulizia dei fossi, una gestione corretta dei reticoli idraulici, non ha messo in sicurezza idrogeologica il territorio, non ha effettuato manutenzioni preventive e monitoraggi costanti, realizzando invece infrastrutture come le casse di espansione che sono rimaste a secco perché l’acqua è tracimata a monte delle casse stesse.
Rifondazione Comunista da sempre denuncia l’uso dissennato della natura e del territorio e queste periodiche alluvioni che di anno in anno si abbattono da una parte e dall’altra ne sono semplicemente la conferma.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in relazione all’alluvione nell’area di Ponterosso nel Comune di Valdarno Fiorentino chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in modo dettagliato sui motivi che hanno causato tale evento alluvionale, gli esiti dei sopralluoghi e quando sono stati effettuati.
Chiediamo inoltre di sapere se il torrente Ponterosso, è materia di competenza della Provincia di Firenze e come mai in una stagione dove le piogge sono solitamente abbondanti nessuno a provveduto alla sua manutenzione, cura e messa in sicurezza dell’alveo.
Infine chiediamo di sapere se vi siano responsabilità per l’accaduto attribuibili oltre che alla Provincia di Firenze anche al Comune di Figline Valdarno che dal 2007 aveva previsto e non realizzato un passaggio strada + ponte alternativi all’esistente proprio con la motivazione che il ponte attuale “determinava un rischio idraulico in quanto la portata di deflusso era ritenuta insufficiente a garantire il corretto scorrimento delle acque”.
Perché nessuna delle istituzioni preposte si è attivata affinché, si realizzassero le suddette opere? Di chi è la responsabilità? Una vicenda tutta da chiarire con la massima celerità al fine di evitare ulteriori danni e disastri ambientali".

24/10/2013 13.54
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze