Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

RENAULT RETAIL GROUP ITALIA, "NON DECOLLA PIANO DI RICOLLOCAZIONE"
"Perché?", chiedono alla Provincia di Firenze i connsiglieri di Rifondazione comunista

Non decolla il piano di ricollocazione dei 50 lavoratori della filiale fiorentina di Renault Retail Group Italia (Rrg), attualmente in cassa integrazione straordinaria. Si tratta di un fatto grave e allarmante i cui esiti, dicono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista, "vanno duramente contrastati". Inaccettabile il comportamento "di basso profilo assunto dalla proprietà la quale nel tradire tutte le attese e le aspettative persegue un vero massacro sociale".
Rifondazione comunista nel riaffermare la solidarietà ai lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault, in cassa integrazione straordinaria e ancora in attesa di ritrovare un posto di lavoro, chiede al Presidente della Provincia di Firenze, con una domanda d'attualità, "di riferire dettagliatamente su quanto è accaduto al tavolo dell’Unità di Crisi del 12 ottobre tra azienda, istituzioni e sindacati, i motivi per i quali sono stati pesantemente elusi gli impegni assunti dal gruppo Rrg sul piano occupazionale e se è possibile un riassorbimento di tutti i lavoratori in modo da salvaguardare lavoro, occupazione diritti e salari".
Presentata una domanda d'attualità. Di seguito il testo.

"Non decolla il piano di ricollocazione dei 50 lavoratori della filiale fiorentina di Renault Retail Group Italia (RRG), attualmente in cassa integrazione straordinaria. La vertenza allocata al tavolo dell’Unità di Crisi della Provincia di Firenze, assume esiti drammatici e preoccupanti “…le OO.SS. lamentano la mancata ricollocazione della maggior parte dei lavoratori che operavano nella filiale fiorentina dell’azienda. Su 45 addetti, attualmente in CIGS fino a maggio 2014, solo 11 avrebbero una soluzione occupazionale all’interno della nuova concessionaria Renault di proprietà di Nuova Comauto a Sesto Fiorentino….”.
Si tratta di una vera e propria doccia fredda per chi aveva creduto possibile scongiurare i licenziamenti e la pericolosa strada della precarietà in un momento in cui la recessione è particolarmente pesante così come il peggioramento delle condizioni sociali delle fasce più deboli. Tradite tutte le attese e le aspettative e persa un ‘occasione da parte di Renault di mostrare un profilo di grande responsabilità sociale.
Per quello che ci è dato sapere la Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze hanno dichiarato di “… rivolgersi con una lettera all’amministratore delegato (CEO) di Renault SA al fine di acquisre chiarimenti e spiegazioni plausibili….” mentre i sindacati rimarranno “…in attesa degli sviluppi e, se non giungeranno notizie positive, daranno vita ad una mobilitazione pubblica per denunciare l’atteggiamento di RRG e Renault Italia…”.
Nel frattempo si tratta di capire se il tavolo sia rimasto aperto, quali prospettive sociali si delinenano e se il gruppo RRG è intenzionato a ricercare soluzioni concrete e praticabili per un riassorbimento dei lavoratori espulsi dalla Renault.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
avendo appreso che il gruppo Nuova Comauto non ha mostrato alcuna intenzione concreta di ricollocare i lavoratori espulsi dalla Renault,
nel riaffermare la solidarietà ai lavoratori delle ex filiali fiorentine della Renault in cassa integrazione straordinaria e ancora in attesa di ritrovare un posto di lavoro,
nel ribadire il proprio sostegno politico e istituzionale alla vertenza,
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente, di riferire dettagliatamente su quanto è accaduto al tavolo dell’Unità di Crisi del 12 ottobre tra azienda, istituzioni e sindacati, i motivi per i quali sono stati pesantemente elusi gli impegni assunti dal gruppo RRG sul piano occupazionale e se è possibile un riassorbimento di tutti i lavoratori.
Altresì chiediamo di sapere le spiegazioni che l’amministratore delegato (CEO) di Renault SA sostiene nel sostenere questa linea devastante sul piano occupazionale.
Infine chiediamo di sapere quali sono gli strumenti di politica attiva e di sostegno ai lavoratori messi in essere dall’Amministrazione Provinciale e le iniziative che verranno adottate per contrastare i comportamenti irresponsabili della proprietà al fine di tutelare lavoro, occupazione, diritti e salari".

14/11/2013 15.42
Ufficio Stampa Consiglio provinciale di Firenze