LEVI MONTALCINI: “IL FUTURO DEL MONDO E’ NELLE DONNE”
Il premio Nobel ha incontrato in Palazzo Medici Riccardi gli studenti dei licei “Gramsci” e Da “Vinci” - “Donne maggioranza nei laboratori, diamo alle africane la possibilità di studiare”.
“In tutti i laboratori di ricerca oggi lavorano più donne che uomini. Lo abbiamo fatto da noi, vorrei farlo fare anche per le donne del Sud del mondo”. “Se daremo alle donne dei Paesi emergenti la possibilità di studiare daremo l’unica possibilità di sviluppo a tutta l’umanità”. “Ritengo che lo sviluppo del continente africano e dell’intero Pianeta sia in mano alle donne, se ci sarà un futuro per l’umanità sarà grazie a questo fondamentale cambiamento”.
Sono alcuni degli spezzoni delle frasi che il Premio Nobel Rita Levi Montalcini - oggi a Firenze per partecipare ad una serie di iniziative a sostegno del “Progetto Africa” organizzate dalla fondazione “Life for children” - ha indirizzato questa mattina agli studenti di due licei fiorentini, il “Gramsci” e il “Da Vinci”, che ha incontrato su iniziativa della Provincia nella Sala Rossa di Palazzo Medici Riccardi.
A fare gli onori di casa ed a presentare il premio Nobel ai ragazzi sono stati gli il presidente della Provincia Matteo Renzi e gli assessori Marcia Monciatti e Alessandro Lo Presti. Subito dopo, sempre in Palazzo Medici Riccardi, Rita Levi Montalcini ha incontrato le donne elette nelle istituzioni locali.
Tante le domande dei ragazzi a cui il Premio Nobel ha risposto, ripercorrendo le tappe della sua vita: da quelle sull’emigrazione dei cervelli (“ho vissuto per 30 anni negli Stati Uniti perché lì ho trovato un mondo in pieno sviluppo”), a quelle sulle grandi scoperte del ‘900 (“le più importanti sono quelle sui rapporti fra le connessioni cerebrali e la capacità di pensare”), a quelle sull’eticità delle ricerche sulle cellule staminali (“non è lecito creare un embrione per prendere le cellule ma è lecito utilizzare le cellule che abbiamo”).
Obiettivi dei due incontri e delle altre iniziative della giornata sono la denuncia della drammatica condizione delle donne africane, che affrontano ogni giorno una realtà che le costringe all’emarginazione sociale e ne impedisce l’istruzione, ed il lancio di un progetto per togliere dalla strada 50 adolescenti eritree, reinserirle nelle famiglie e avviare un percorso scolastico che le porti ad acquisire un diploma di infermiera.
Per presentare il progetto si svolgono nel pomeriggio nel Salone dei ‘500 di Palazzo Vecchio i lavori di un convegno al quale Rita Levi Montalcini partecipa insieme all'assessore comunale Eugenio Giani, all'assessore regionale Carla Guidi, all’assessore provinciale Alessandro Lo Presti, a Marta Tedros della comunità eritrea e al presidente della Fondazione Life for Children Massimo Seravalli.