EX BTP CANTIERI PUBBLICI, "CONTRASTO A OPERAZIONI SPECULATIVE"
Appello di Rifondazione comunista a Provincia di Firenze e Regione Toscana
Una decina di lavoratori ex Btp cantieri pubblici, poi Impresa spa, "nelle mani del commissario straordinario, sono stati raggiunti da una comunicazione di cassa integrazione". Il provvedimento "insolito e ingiusto" secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi "ha colto alla sprovvista i pochi lavoratori scampati al massacro sociale, è privo di una temporalizzazione e sembra che sia dovuto a difficoltà non precisate da parte del Quadrilatero umbro-marchigiano". Una storia "drammatica, complessa e non del tutto chiara pagata esclusivamente dai lavoratori".
Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà chiede che l’Amministrazione Provinciale unitamente alla Regione Toscana, intervenga "a contrasto di pericolose operazione speculative e domanda al Presidente della Provincia di Firenze di riferire su questa vicenda, chiarendo la natura dei provvedimenti diramati dalla proprietà, i motivi, la durata dei medesimi e quali prospettive di impiego hanno i lavoratori rimasti in opera al Quadrilatero e se corrisponde a verità un possibile cambio di appalto". Quali strumenti di sostegno e tutela "la Provincia di Firenze, unitamente alla Regione Toscana, è intenzionata ad attivare per i lavoratori a fronte di questa insostenibile precarietà?".
Di seguito il testo del documento.
"Oltre una decina di lavoratori ex Btp cantieri pubblici, poi Impresa spa, nelle mani del commissario straordinario, sono stati raggiunti da una comunicazione di cassa integrazione. Il provvedimento insolito e ingiusto, che ha colto alla sprovvista i pochi lavoratori scampati al massacro sociale, è privo di una temporalizzazione: infatti pur essendo per alcuni immediata “la cassa” non né viene indicata la durata mentre per gli altri “… è previsto un periodo di «stop and go», nel quale da ora in poi si alterneranno settimane di cassa integrazione con settimane di lavoro….”. La cassa integrazione sembra sia dovuta a difficoltà non precisate da parte del Quadrilatero umbro-marchigiano.
Di quello che era l'impero Btp, migliaia di dipendenti sono rimasti “…in servizio sei operaie otto impiegati nei cantieri del Quadrilatero, che vale 600.000 euro, ma che è fermo. Il commissario Saitta aveva promesso la ripartenza delle opere, che però non sta avvenendo…”.
Una storia drammatica, complessa e non del tutto chiara “…il marchio Impresa spa, subentrato a quello di Btp, è scomparso dalle opere pubbliche a Firenze che erano il fiore all'occhiello del gruppo e che, si diceva, avrebbe dovuto garantire un buon business per la società di Raiola subentrata. Invece i lavori autostradali, a cominciare dalla riqualificazione della corsia nord intorno a Firenze e dalla realizzazione del by-pass del Galluzzo,sono stati riassunti da Auto strade dopo la rescissione del contratto con Impresa spa e prima del commissariamento. Vengono riaffidati a Pavimental, società controllata daAutostrade, a piccoli stralci, per interventi limitati che perciò non necessitano di appalto. La partecipazione all'Ati per la realizzazione della linea 2 della tramvia è invece stata ceduta nelle settimane scorse dal commissario di Impresa a Glf (Fincosit). In tutto hanno cambiato datore di lavoro una decina di persone. Ma al lavoro sono per ora tornati gli impiegati, non gli operai, e i cantieri resteranno chiusi con le attrezzature dentro ancora per qualche mese Il resto del personale di Btp, che ai tempi d' oro aveva 2.000 dipendenti, è finito in mobilità o in cassa integrazione. Restano i quattordici al Quadrilatero, per ora in opera si in attesa che anche questo appalto passi di mano…”.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori ex Btp ora Impresa spa raggiunti da una comunicazione anomala di cassa integrazione, nell’evidenziare la pericolosa precarizzazione messa in essere dalla proprietà a solo danno dei lavoratori, nel richiedere che l’Amministrazione Provinciale unitamente alla Regione Toscana, intervengano a contrasto di pericolose operazione speculative chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire su questa vicenda, chiarendo la natura dei provvedimenti diramati dalla proprietà, i motivi e soprattutto la durata dei medesimi. Altresì chiediamo di sapere che prospettive di lavoro hanno i lavoratori rimasti in opera al Quadrilatero e se corrisponde a verità un possibile cambio di appalto. Chiediamo infine di essere informati se l’Amministrazione Provinciale è stata interessata della vicenda da parte delle organizzazioni sindacali e quali strumenti di sostegno e tutela la Provincia di Firenze, unitamente alla Regione Toscana, è intenzionata ad attivare per i lavoratori a fronte di questa insostenibile precarietà".