COOP INCISA, PUNTO E PROSPETTIVE
Risposta in Consiglio provinciale di Firenze a domanda d'attualità
Cooperativa di Consumo Incisa. Sulla situazione punto in Provincia da parte del Presidente della Provincia e assessore al Lavoro Andrea Barducci, che ha risposto a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista. Il Consiglio provinciale di Firenze, dunque, si è occupato della relativa vertenza nel luglio 2012, tramite la risposta a una domanda d'attualità da parte dell'allora assessore Elisa Simoni. Nel 2007 era infatti iniziato un periodo di crisi per la coop valdarnese con decrementi delle vendite del 20 per cento, che avevano comportato significative perdite di bilancio. La crisi era dovuta sia alla flessione dei consumi che alla forte concorrenza sul territorio.
Nel luglio 2012 erano stati individuati esuberi (4 dipendenti su 12 complessivi). Le organizzazioni sindacali avevano chiesto all'azienda la presentazione di un piano industriale finalizzato a risollevare le sorti aziendali evitando la perdita di posti di lavoro.
Veniva dunque richiesta l'attivazione dell'unità di crisi. Le istituzioni avevano operato per offrire uno spazio di confronto tra le parti circa l'esigenza di porre in equilibrio il bilancio aziendale e assicurare l'ammortizzatore sociale necessario.
Presso l'unità di crisi erano stati sottoscritti un verbale di riunione (agosto 2012) e un verbale di accordo in data 10 settembre 2012, che aveva delineato il percorso di uscita dallo stato di crisi, concretizzato poi attraverso l'utilizzo di due periodi di cassa integrazione a decorrere dal 7 novembre 2011 e fino al 31 dicembre 2012 per l'intero organico aziendale.
Attualmente non sono in essere ammortizzatori e la Coop lavora a pieno organico.,
Le organizzazioni sindacali lamentano la mancata attivazione di un tavolo di confronto fra le parti circa il futuro aziendale.
La cooperativa informa che i soci hanno dato mandato al Consiglio per individuare un soggetto, peraltro nell'ambito cooperativo, in grado di realizzare un progetto finalizzato alla salvaguardia occupazionale e della Coop stessa in modi e forme da definire.
L'unità di crisi della Provincia di Firenze non è stata coinvolta nella vicenda. In questo momento i lavoratori non sono in cassa integrazione ma attuano un contratto di solidarietà. Il 23 dicembre in programma incontro fra il sindacato, il cda e l'On. Elisa Simoni per una verifica dello stato dell'arte.
"Da questa delicata vertenza - commenta il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò - pretendo che la Coop recuperi un profilo di alta responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori e dell'occupazione. E' inaccettabile per la storia che ha questo marchio che si adotti una modalità che punta al massacro sociale. Non capisco cosa faccia in quel tavolo l'On. Simoni. Mi auguro che porti un reale contributo, risolutivo, a questa drammatica vertenza, diverso da quello prodotto nella vertenza Pirelli: i lavoratori sono ancora in attesa dell'apertura di un tavolo ministeriale. Sia fatto tutto il possibile per evitare che i posti di lavoro vadano persi".