RIGNANO SULL'ARNO: LETTERA DI RENZI A SASSOLINI E MAGHERINI
“Stupore ed incredulità” per l’ipotesi di abbattere la sede degli scout
Il presidente della Provincia, Matteo Renzi, ha scritto a don Giovanni Sassolini, parroco di Rignano, e per conoscenza anche al sindaco Gianna Magherini, sulla notizia del possibile abbattimento della sede degli scout nella cittadina valdarnese.
Questo il testo:
Leggo con stupore ed incredulità che il Comune di Rignano avrebbe deciso di abbattere la sede del gruppo educativo scout cattolico Rignano I, situato dietro la Chiesa Parrocchiale. La notizia mi pare straordinariamente ridicola prima ancora che folle. Tutto si dovrebbe all'iniziativa di qualche genio dell'opposizione locale (quei partiti come Forza Italia ed Udc che spesso ci fanno lezioni sul come fare politica da cattolici impegnati) che solleva un problema formale, peraltro privo di fondamento.
Vorrei assicurare a Te, come a tutta la comunità educativa scout - che forma ogni anno oltre cento ragazzi alla libertà ed alla coscienza civica e sociale - non solo la mia solidarietà, ma soprattutto la mia vicinanza. Proprio nelle stanze di quella sede ho trascorso gli anni della mia formazione all'impegno e so cosa significa per una comunità piccola come Rignano avere un luogo fisico di educazione e partecipazione; ma non è un problema personale: chi oggi - con motivazioni formali - cerca di distruggere questi spazi vuole distruggere il nostro futuro, ed è da combattere qualsiasi sia il suo colore politico. Per questo sono totalmente a disposizione Tua, dei genitori dei ragazzi, e dei responsabili del gruppo educativo Agesci del Rignano I, cui dovrebbero andare solo i nostri ringraziamenti, non queste assurde vicende burocratiche. Conto molto sull'intelligenza politica del Sindaco di Rignano, Gianna Magherini, che saprà trovare rapidamente la soluzione tecnica adeguata. In ogni caso Ti garantisco, caro don Giovanni, che - nel seguire la vicenda costantemente e personalmente - sono pronto ad interessare della questione tutti i livelli istituzionali che riterremo opportuni.
Con quasi il 60% ho vinto cinque mesi fa le elezioni provinciali chiedendo la fiducia su un programma tutto basato sulla valorizzazione di "una nuova agorà", di luoghi di cittadinanza attiva e di comunità responsabile: impossibile per me non iniziare a difenderli nel paese che mi ha visto crescere, nella sede fisica dove ho maturato la mia vocazione all'impegno civile.