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PIRELLI, RIFONDAZIONE: "UNIRSI ALLA MOBILITAZIONE"
Calò e Verdi: "Contrastare la dismissione dello stabilimento di Figline Valdarno"

Vertenza Pirelli, "riparte la mobilitazione dei sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm, Rsu e lavoratori per contrastare la dismissione dello stabilimento di Figline Valdarno e difendere occupazione e lavoro". Lo rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi.
I sindacati chiedono alla proprietà "un nuovo profilo di responsabilità sociale" e alle istituzioni Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Figline Valdarno sostegno alla vertenza anche in sede di confronto con il Governo e il Ministero per lo Sviluppo Economico. Rifondazione Comunista, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Pirelli, chiede al Presidente della Provincia di Firenze di riferire sugli esiti degli incontri sindacali del 9 gennaio in Regione Toscana e del 14 gennaio al Ministero, chiarendo altresì quale contributo sarà offerto a sostegno della mobilitazione dei lavoratori e a contrasto di qualsiasi azione di speculazione e massacro sociale.
Presentata una proposta di domanda di attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.

"Riparte la mobilitazione dei sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl , Uilm, RSU e lavoratori della Pirelli stabilimento di Figline Valdarno per contrastare il passaggio dello Steelcord, la produzione della cordicella metallica, dallo stabilimento figlinese della Pirelli alla multinazionale belga Bekaert ( che è tra l’altro in stretta concorrenza della Pirelli) .
Si tratta di una vertenza complessa resa ancora più difficile dalla scarsa chiarezza del gruppo, dalla poca trasparenza della multinazionale e soprattutto dallo scarso senso di responsabilità sociale, nonostante che nello stabilimento di Figline Valdarno lavorino circa 600 persone – 400 in fabbrica e 200 nell’indotto.
La vicenda è arrivata al paradosso quando è stato reso pubblico il nome dell’acquirente poiché l’azienda belga oltre ad essere un concorrente diretto della Pirelli ha in attivo un proprio settore di ricerca e sviluppo analogo a quello di Figline Valdarno.
E’ utile ricordare che lo stabilimento di Figline Valdarno pur essendo dal 1 luglio 2013 confluito in una Newco azienda ex novo con l’obiettivo strumentale di misurare meglio il suo valore di mercato riveste un ruolo strategico nella produzione dello steel cord poiché proprio qui (esternalizzazione o meno) risiede il know-how della progettazione e dello sviluppo del prodotto.
Dunque le paure, i timori e/o sospetti dei metalmeccanici sono più che fondati sulla natura della pericolosa operazione di svendita messa in campo dalla multinazionale italiana, in un clima di grande recessione, desertificazione produttiva e soprattutto di pesanti perdite occupazionali.
Dunque non c’è tempo da perdere e per questo motivo assumono un forte rilievo le due iniziative annunciate l’incontro di oggi con la Regione Toscana ( Presidente e Assessore al Lavoro) per ricercare sostegno alla vertenza anche sul versante nazionale Governo e Ministero per lo Sviluppo Economico, dove il 14 gennaio è previsto un incontro ritenuto decisivo per il destino dello stabilimento figlinese nel quale i lavoratori convivono in un clima di precarietà e incertezza.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista
nell’esprimere solidarietà ai lavoratori della Pirelli di Figline Valdarno, nel ribadire la propria attenzione e sostegno politico e istituzionale alla vertenza,
nel richiamare la Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Figline Valdarno ad una più proficua e concreta iniziativa nei confronti del Governo e MISE al quale vengono richieste la salvaguardia del sito produttivo di Figline Valdarno e la difesa occupazionale dello stabilimento e dell’indotto,
nel condividere le preoccupazioni espresse dal Sindacato in merito all’esito dell’esternalizzazione che vede l’acquisizione della produzione dello steelcord alla concorrente multinazionale Belga Bekaert per la quale occorre che la Pirelli ripensi su un nuovo profilo di responsabilità sociale il processo di vendita
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sugli esiti degli incontri sindacali del 9 gennaio in Regione Toscana e del 14 gennaio al Ministero, chiarendo altresì quale contributo tutte le istituzioni offriranno a sostegno della vertenza e della mobilitazione dei lavoratori della Pirelli".

09/01/2014 15.10
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio