MERCATO SAN LORENZO A FIRENZE, "SCELTE DEVASTANTI"
Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista è bene che "Palazzo Medici Riccardi assuma un ruolo contro le ricadute negative per l'occupazione: ben 35 lettere di licenziamento"
La riorganizzazione del mercato di San Lorenzo prospettata dal sindaco Renzi e dal Comune di Firenze, secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi produrrà "conseguenze occupazionali ed economiche devastanti". Sindacati e organizzazioni di categoria lanciano l'allarme: le negative ricadute prodotte "portano come effetto immediato 35 lettere di licenziamento per altrettanti dipendenti e preoccupanti prospettive". Convocato per il 14 gennaio un tavolo di confronto.
Rifondazione Comunista chiede come si muoverà la Provincia di Firenze per la tutela dei livelli occupazionali e quale posizione assumerà nella vertenza in corso tra esercenti e Comune riguardo alla ridefinizione degli spazi del mercato.
Presentata una proposta di domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.
"A fronte dei trionfalistici proclami dei mesi scorsi del Sindaco di Firenze, lo spostamento del mercato di San Lorenzo sta producendo grande malcontento tra gli esercenti e conseguenze drammatiche sul versante occupazionale.
Molte delle promesse fatte da Renzi, riguardo alla riqualificazione e sistemazione del rione sono rimaste lettera morta e tutto il progetto preannunciato sembra ridursi nei fatti ad un mero spostamento dei banchi nella Piazza del Mercato Centrale, un'area defilata e non frequentata e del tutto inidonea ad accogliere i banchi stessi.
A denunciare la situazione, e i rischi annessi, i rappresentanti di CGIL, Cisl, Confesercenti e Cna che non hanno esitato (a seguito dell'incontro tenutosi l'8 gennaio scorso) a lanciare l'allarme per un “imminente disastro economico” e per la “possibilità che, oltre alle 35 lettere di licenziamento già consegnate ad altrettanti dipendenti, nel giro di poco tempo centinaia di persone possano perdere il lavoro”.
Forti le critiche riguardo la mancanza di chiarezza da parte del Sindaco di Firenze rispetto al futuro del mercato, sempre minore la fiducia sul rispetto degli impegni assunti in passato sulla riqualificazione di Piazza del Mercato in quanto “per ora -dichiara Marcello Torelli della Cisl- è stato creato solo una specie di monumento alla nettezza urbana con un ammasso di cassonetti piazzati in mezzo alla strada” e per il futuro, si profila, una disposizione di banchi “con gli ambulanti costretti a fare da "ovonda" ai mezzi del mercato”.
Dal Comune di Firenze nessuna risposta alle richieste di incontro avanzate dai commercianti; da segnalare invece la disponibilità finalmente dimostrata dalla Provincia di Firenze che ha fissato per il 14 gennaio p.v. un tavolo di confronto tra le parti per affrontare la questione soprattutto dal punto di vista delle ricadute occupazionali.
I sottoscritti Consiglieri Provinciali del Gruppo di Rifondazione Comunista, nel sottolineare tutta la loro sensibilità e attenzione riguardo alla vicenda, nell'esprimere forte preoccupazione riguardo alle negative ricadute che le inadepienze del Comune di Firenze sulla questione rischiano di produrre, chiedono al Presidente della Giunta Provinciale di riferire:
-con quale posizione questo Ente si presenta al tavolo di confronto fissato per il 14 gennaio;
-quali iniziative si intenderanno adottare per la tutela dei 35 posti di lavoro a rischio e per evitare che le prospettive di riorganizzazione del mercato possano produrre ulteriori devastanti effetti sul versante occupazionale;
-di riferire sull'esito del tavolo e sulle prossime iniziative che verranno intraprese riguardo a questa vicenda".