SOLLICCIANO, "ENTI LOCALI CONTRO IL SOVRAFFOLLAMENTO"
I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista invitano ad "assumere responsabilità concrete"
Interrogazione dei consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Rifondazione comunista) sul penitenziario di Sollicciano. Il Presidente della Regione Rossi interviene con una lettera alla stampa sulle condizioni delle carceri "dopo l’ennesima denuncia per le condizioni di sovraffollamento nel carcere di Sollicciano definite 'allucinanti' dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria". Ospitati il doppio dei detenuti ma dal governo Letta "misure palliative e insufficienti. Quali le soluzioni concrete pensano di assumersi gli Enti locali per le loro competenze? La giunta provinciale cosa sta realmente facendo?". Di seguito il testo dell'interrogazione.
"Il sindacato Sappe denuncia nuovamente le condizioni di sovraffollamento nel carcere di Sollicciano e dichiara che questa situazione è allucinante l’ afflusso di detenuti sembra inarrestabile e sul tema del sovraffollamento, delle condizioni sanitarie e igieniche, Secondo quanto spiegato dal sindacato di polizia penitenziaria, “la struttura, pensata per 500 detenuti, ne ospita al momento circa il doppio.”
Interviene con una lettera alla stampa dal titolo “A Sollicciano, tra le macerie dell'utopia carceraria” il Presidente della regione Rossi dopo una visita a Sollicciano in compagnia di Adriano Sofri e l’assessore regionale alla sanità Marroni. Una lettera che conferma lo stato di degrado delle strutture carcerarie, in primis Sollicciano dove si è svolta la visita, con una serie desiderata e di buone intenzioni che però non ci sembra si traducano in nuovi e più cogenti impegni , ma soprattutto non fa riferimento alla scarsità di risorse di tipo governativo che si pensa di mettere in campo con il Governo dalle larghe intese
Un pacchetto di misure del Governo Letta, che secondo le stime del ministero potrebbe di abbassare la pressione sulle carceri di circa 3mila unità sull’intero territorio nazionale, potrà essere utilizzato per ridurre del circa il 10% dell’eccedenza di detenuti, rispetto alla capacità di accoglienza. Tradotto per quanto riguarda il carcere di Sollicciano, considerato l’eccedenza il doppio dell’attuale capienza, circa 500 unità, (il Presidente della Regione Toscana nella sua lettera dichiara 900 detenuti per la Regione Toscana), potremmo arrivare quindi a ridurre di 50 unità e far rimanere la situazione ugualmente esplosiva e inaccettabile com’è adesso per i detenuti e per chi ci lavora.
Una condizione definita «disumana» ultimamente anche dal Presidente della repubblica Giorgio Napolitano.
La figura del garante nazionale dei detenuti dovrà essere nominata e potrà servire ad accendere i fari sulle situazioni più disastrose nel paese ma dovrà essere una figura autorevole in materia e indipendente dal governo.
Rifondazione Comunista ritiene queste misure tampone ampiamente insufficienti e invoca gli Enti locali e le Istituzioni in particolare la Provincia per le questioni strutturali e la Regione Toscana per la sicurezza e le condizioni sanitarie dei detenuti, ad aggiungere una responsabilità sociale diretta, per cercare di alleviare la situazione strutturale di sovraffollamento e riportare la situazione almeno al di sotto dei limiti dell’emergenza anche se riconosciamo che almeno 400 mila euro per i materassi sono stati trovati.
Preoccupati per il protrarsi della situazione di sovraffollamento negli istituti carcerari della Provincia di Firenze e avendo già in passato avuto modo di incontrare nel contesto delle iniziative della Commissione Politiche Sociali della Provincia di Firenze alcune delle associazioni che si occupano dei temi sui detenuti, siamo a richiedere al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente, di riferire su quanto denunciato dal Sindacato e dal Presidente della Regione Toscana sul sovraffollamento e sulle attuali condizioni igieniche e sanitarie degli istituti penitenziari;
inoltre chiediamo di esprimersi attraverso le forme che Consiglio e la Giunta Provinciale riterrà opportune, circa l’esiguità e l’insufficienza delle misure governative per risolvere l’attuale situazione che si è venuta a creare a Sollicciano.
Altresì chiediamo di sapere cosa di concreto sta facendo l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza e quali iniziative intende adottare per trovare soluzioni concrete e in armonia con il dettato costituzionale sul tema del diritto dei detenuti e dei lavoratori degli Istituti di pena".