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AUTOPALIO, RIFONDAZIONE: "VIA A UNA RADIOGRAFIA"
I consiglieri provinciali Calò e Verdi chiedono il punto alla Provincia di Firenze

Autopalio Firenze-Siena, "una superstrada strategica, congestionata, insicura il cui maxi cantiere è fermo da anni. Sia in entrata che in uscita è un vero e proprio inferno", dicono in consiglieri provinciali di Rifondazione comunista. In tutto, rilevano i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "56 chilometri per 14 uscite, niente corsia di emergenza, ancora mancata messa in sicurezza. Si tratta di una strada pericolosissima ad alto transito, sempre congestionata e piena di curve cieche, buche, asfalto che cede, insufficiente larghezza della sede stradale, assenza di aree di sosta su tutto il tracciato con svincoli da riorganizzare". Rifondazione comunista, con una domanda d'attualità in relazione al pessimo stato in cui versa l’Autopalio Firenze-Siena, chiede al Presidente della Provincia di Firenze di "riferire sullo stato dei lavori in essere e sul loro cronoprogramma, su quali e quanti sono i cantieri aperti, quali sono gli stanziamenti assegnati dal Governo ad Anas per attivare gli interventi di ammodernamento, riqualificazione e messa in sicurezza stradale, e se allo stato dei fatti esiste un progetto definitivo per gli interventi strutturali; se sono accoglibili, infine, le richieste a suo tempo avanzate per risolvere i problemi di ingresso e di uscita dall’Autopalio.
Di seguito il testo del documento.

"Autopalio Firenze-Siena, una superstrada strategica, congestionata, insicura il cui maxi cantiere è fermo da anni. Sia in entrata che in uscita è un vero e proprio inferno:”… Il moncone di asfalto che immette nella grande rotatoria dello svincolo autostradale, è ormai immutabile da anni. Due carreggiate ristrette, una per senso di marcia, che si saturano durante l'ora di punta. E mentre gli automobilisti stanno in coda, non possono fare a meno di guardare il panorama. Ossia il raddoppio delle corsie, incompleto ormai `nei secoli dei secoli'. Il cantiere è fermo, e rientra tra le opere del famigerato bypass del Galluzzo stoppate dall'inchiesta sulle terre di scavo delle gallerie della procura fiorentina e dal fallimento delle ditte che avevano l'appalto delle opere…”.
Per rendere utilizzabile ciò che è ancora incredibilmente fermo ci sono varie proposte come quella di “…aprire almeno il raddoppio delle carreggiate, in attesa di ricominciare coi lavori, completare i tunnel e aprire al traffico almeno fino alla rotatoria dell'AZ…”.
Quello dello svincolo d'uscita non è l'unico problema di questa strada gestita da Anas, nata nel 1964 per dare un collegamento migliore tra Firenze e Siena, e che 50 anni dopo, non avendo subito ammodernamenti radicali, dimostra tutti i suoi limiti. In tutto 56 chilometri per 14 uscite, niente corsia di emergenza, ma una identificazione come raccordo autostradale e soprattutto a più riprese il tentativo di far pagare anche il pedaggio per questa sua classificazione. Pessime le performance relative agli interventi di messa in sicurezza, in una strada pericolosissima e ad alto transito piena di “…curve cieche, buche, asfalto che cede…”, insufficiente larghezza della sede stradale, assenza di aree di sosta su tutto il tracciato con svincoli da riorganizzare.
Attualmente “…sono in corso gli ennesimi lavori di manutenzione, pavimentazione e asfaltatura, ai quali seguiranno altri interventi per l'adeguamento delle barriere e per la manutenzione dei tratti in galleria. Secondo la tabella di
marcia indicata da Anas, dovrebbero finire entro settembre 2014. Ma saranno lavori destinati ad avere una durata limitata: servono interventi strutturali, altrimenti saranno solo opere di `rattoppo'. Una battaglia che va avanti da tempo, quella degli automobilisti, che chiedono un collegamento migliore tra Firenze e Siena, ma anche tra Siena e Grosseto. E che si scontra da sempre con lungaggini burocratiche, ritardi, cantieri infiniti…”.
A parte i tentativi squallidi e finora sventati di mettere un pedaggio in questa strada di grande comunicazione, e per il quale abbiamo sempre dichiarato la nostra più ferma contrarietà, la vera emergenza è rappresentata dalla cantierizzazione infinita e dalla mancata e definitiva messa in sicurezza stradale, lavori attesi e richiesti da anni per i quali non esiste ancora una tabella di marcia attendibile, ne un complesso di risorse economiche certe assegnate.Ancora nessuno sa con certezza come Anas, soggetto che ha in gestione l’Autopalio, intenda procedere.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in relazione al pessimo stato in cui versa l’ Autopalio Firenze-Siena e alle cantierizzazioni infinite che allo stato dei fatti non hanno risolto nessun problema strutturale in essere su una strada di grande comunicazione a traffico intenso chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sullo stato dei lavori in essere e sul loro cronoprogramma, su quali e quanti sono i cantieri aperti,quali sono gli stanziamenti assegnati dal Governo ad Anas per attivare gli interventi di ammodernamento,riqualificazione e messa in sicurezza stradale, se allo stato dei fatti esiste un progetto definitivo per gli interventi strutturali e se sono accoglibili le richieste a suo tempo avanzate per risolvere i problemi di ingresso e di uscita dall’Autopalio".

23/01/2014 11.21
Provincia di Firenze - Ufficio Stampa Consiglio