FIRENZE FIERA, RIFONDAZIONE ALLA PROVINCIA: "GESTIONE MANAGEMENT INATTENDIBILE"
I consiglieri provinciali Calò e Verdi: "Gli unici a portare avanti l'attività sono i lavoratori"
Il Presidente di Firenze Fiera avrebbe dichiarato di non poter garantire la condizione essenziale per varare l'aumento di capitale entro la fine del 2014. Una dichiarazione, secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, "che batte cassa ai soci pubblici ma il management di Firenze Fiera non accenna a trarre le conseguenze dei propri fallimenti". Il tentativo di scaricare sui lavoratori responsabilità che non hanno "non deve ripetersi".
Rifondazione Comunista ribadisce "l’inattendibilità gestionale del Presidente lancia l’allarme e un monito, confermando la necessità della missione operativa nella gestione convegnista e fieristica che svolge l’ente sul versante turistico che non sia 'mordi e fuggi'". Per Calò e Verdi la Provincia di Firenze e le Istituzioni che siedono nel cda di Firenze Fiera dovrebbero conferma le competenze e professionalità dei lavoratori che in questi anni "hanno cercato di mandare avanti la missione e il lavoro quasi a 'dispetto dei santi'".
Si deve perciò "salvaguardare l’attuale dato occupazionale e rilanciare nel suo insieme un ente capace di attrarre su Firenze turismo legato ad attività di qualità". Sulla questione, i consiglieri hanno presentato una domanda d'attualità in Provincia di Firenze. Di seguito il testo.
"Il Presidente di Firenze Fiera getta la spugna dichiarando “… il consiglio -presieduto dallo stesso Brotini- non può garantire la condizione essenziale per varare l'aumento di capitale entro il 31 dicembre 2014 di 18 milioni di euro, come deciso nell'assemblea del 23 luglio 2013….”
Più che una resa probabilmente si tratta di battere nuovamente cassa ai soliti noti ed “…ha inviato a tutti i soci della spa: un elenco nutrito, ma per fermarsi a quelli che hanno più del 2% delle azioni, sono Regione, Camera di Commercio, Provincia e Comune di Firenze, Comune di Prato, Mps Investment, Camera di Commercio di Prato e Cassa di Risparmio di Firenze….”
La lettera del Presidente di Firenze Fiera, come riportato anche dalla stampa locale, è piena di numeri e di cose che non funzionano o che non hanno funzionato, ma a chi imputare questa gestione inefficiente? Con un “…budget fortemente condizionato da oneri straordinari…”, con un azienda la cui proprietà dovrà giustificare strategie, nomine e scelte che negli ultimi otto anni hanno provocato un fallimento dopo l'altro non si accenna a trarne le conseguenze.
Un primo tentativo di scaricare sui lavoratori i costi di questa gestione è già stato fatto a settembre dello scorso anno, sempre dallo stesso management di Firenze Fiera. Rifondazione Comunista nel ribadire l’inattendibilità gestionale del Presidente, come allora lancia l’allarme e un monito, confermando la necessità della gestione convegnista e fieristica di forte attrattiva della città di Firenze e delle competenze e professionalità del personale che in questi anni ha cercato di mandare avanti al missione e il lavoro quasi a “dispetto se dei santi”.
La tentazione di far pagare, chi le responsabilità gestionali non se le è mai assunte, e cioè i lavoratori, siamo conviti sia ancora forte, per questo invitiamo tutte le Istituzioni che siedono in quel Consiglio di Amministrazione di intraprende un percorso di risanamento amministrativo che confermi la missione operativa che svolge l’ente sul versante turistico non “mordi e fuggi”, come ormai sta sempre più diventando Firenze con ricadute pessime sulla qualità e l’offerta culturale e ricettiva di questa città.
Per questo chiediamo alle pubbliche amministrazioni locali di intraprendere un forte rilancio del polo fieristico fiorentino salvaguardando l’insieme dei posti di lavoro e le professionalità acquisite.
Gli scriventi Consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la propria solidarietà e attenzione ai lavoratori di Firenze Fiera chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’assessore competente di riferire sulla situazione dell’ente dal punto di vista economico- gestionale, sul piano industriale, sulle decisioni assunte dal CdA nell’ultimi anni.
Altresì chiediamo di sapere qual è la posizione dell’Amministrazione provinciale e quali iniziative verranno assunte dalla Provincia di Firenze di concerto con gli altri soggetti pubblici tenutari di una quota di partecipazione dell’ente fieristico affinché prevalga nel Consiglio di amministrazione la decisone di rivedere management gestionale che ha dimostrato fino ad adesso poca affidabilità e sensibilità sociale;
Richiediamo inoltre di rideterminare un profilo gestionale più alto che salvaguardi l’attuale dato occupazionale e rilanci nel suo insieme l’ente capace di attrarre su Firenze turismo legato ad attività di qualità".